Si scrive Regione Calabria, si legge ‘Casa Cannizzaro’
Non sappiamo come si stanno sviluppando le indagini della procura e della Dda di Reggio Calabria per i tre colpi di pistola esplosi da qualcuno contro la segreteria politica del deputato di Forza Italia Ciccio Cannizzaro ormai più di tre anni fa (sic!). Ma non c’è dubbio che gli inquirenti almeno all’epoca lo avessero interrogato a lungo e stessero cercando di capire chi e cosa ci fosse dietro quella per certi versi clamorosa intimidazione. Un aspetto importante, al di là delle stesse frequentazioni di Cannizzaro, è anche quello “logistico”, dal momento che tutti a Reggio sanno che la sede di Forza Italia e quella del Consiglio regionale praticamente sono una cosa sola.
Evidentemente Francesco Cannizzaro detto Ciccio bummino deve aver somatizzato in modo eccessivo la poca distanza che separa la segreteria provinciale di Forza Italia, a Reggio Calabria, dalla sede del Consiglio regionale. Basterebbe forse un unico citofono, un solo portiere per gestire le entrate e le uscite nei due luoghi deputati alla politica. Forse troppo poco alla politica, e più ad una gestione familiaristica e familistica (a seconda dei casi) che non è certo lo specchio ideale nel quale vedere riflessa un’immagine chiara e limpida. E dalla quale è molto facile pensare che qualche cosa deve essere andata storta o magari anche “diritta”, a seconda di come ci si approccia alla… clamorosa intimidazione.
E’ cosi, dalla consiliatura Jole Santelli si è passati a Robertino Occhiuto, sempre sotto la bandiera di Forza Italia. Sempre, doveroso sottolinearlo, sotto lo sguardo attento e marpione oseremmo dire rampante del deputato reggino. Se nella precedente consiliatura all’interno della giunta era presente ‘solo’ le cugina Domenica Catalfamo, assessore alle infrastrutture, oltre al fidato Arruzzolo (lo scifo) in veste di consigliere e Presidente del Consiglio (in attesa di portarselo anche al Parlamento ma sempre con scifo annesso), con la “nuova” (si fa per dire…) Regione guidata da Occhiuto – parliamo dell’Occhiuto 1, Cannizzaro ha voluto alzare l’asticella. Al cuor non si comanda, e l’affetto del responsabile per il Sud di Forza Italia verso la propria famiglia deve essere smisurato.
La cugina Catalfamo è stata sostituita da una ‘pari grado’ nelle scale parentali, vale a dire Giusy Princi, adesso addirittura parlamentare europea. L’importanza in questa occasione è addirittura superiore se si pensa che l’ex dirigente scolastico, oltre a ricoprire l’incarico di vicepresidente della giunta, aveva una serie di deleghe pesantissime Ma Cannizzaro non sembra politico che vuole accontentarsi.
Con l’atto n.951 del 10/12/2021 infatti, il consiglio regionale ha stabilito ‘trasferimento a seguito di mobilità volontaria ai sensi dell’art. 30, della signora Cannizzaro Sabina a decorrere dal 13 dicembre 2021’. Di chi si tratta? Ovviamente della sorella del deputato reggino, sempre al suo fianco. Secondo i bene informati, Sabina ha ‘studiato’ da vicino alcune caratteristiche del fratello, soprattutto l’ambizione. Fortemente motivata a scalare le istituzioni, aveva fatto il suo ingresso ‘trionfale’ all’interno del Consiglio regionale. La vedevano già allora ormai in maniera spavalda attraversare i corridoi di Palazzo Campanella con il placet dell’allora presidente Mancuso e del sempre presidente Occhiuto, un piano dopo l’altro e ricevere amici ed “elettori” all’interno delle sue reali stanze sempre dentro Palazzo Campanella. Quando aveva bisogno di consigli o di considerazioni dal fratello, non fa neanche molta fatica. Le bastava attraversare la strada…
E Cannizzaro non si è certo fermato qui. Prima dell’Occhiuto-bis Sabina era già diventata “funzionaria” a 3 mila euro al mese, poi con la nomina del super presidente del Consiglio Cirillo (il pupazzetto estensione di Ciccio “bummino”), lady Cannizzaro è stata nominata addirittura vice capo gabinetto dello stesso presidente. Un’ascesa irresistibile in soli… sei mesi. Cose da pazzi.
Per una migliore comprensione dei fatti: Cannizzaro è riuscito a fare il trasferimento più spregiudicato possibile; dal Comune di Reggio Calabria a Palazzo Campanella attraverso una mobilità record che solo alla Regione Calabria è possibile. E’ proprio vero, è questa la Calabria che non t’aspetti. Auuuuuuu….









