Massomafia in Calabria. Pittelli come la Sibilla: “Se mi succede qualcosa, nei pantaloni c’è la Bibbia”

C’è un documento che l’avvocato Giancarlo Pittelli era pronto a tirare fuori in caso gli fosse successo qualcosa. Un documento tanto importante da essere definito in una intercettazione come “la Bibbia”. Il 29 gennaio del 2019, un anno prima che venisse arrestato, l’avvocato pronunciava una frase sibillina al suo ex collaboratore parlamentare: “Domenico, se mi dovesse succedere qualcosa, in un paio di pantaloni trovi la Bibbia”. Per il Ros si tratterebbe di “un documento evidentemente compromettente anche per altri nel quale Pittelli ha ricostruito tutta la propria vicenda”.

Difficile allo stato comprendere a cosa si riferisce l’ex senatore. “Tale affermazione – è scritto nell’informativa del Ros – lascia spazio a plurime interpretazioni, tutte attagliate alle attività e alle risultanze rappresentate da questa Sezione. Tale affermazione può essere letta quale timore per la propria incolumità fisica in conseguenza dei problemi economici, ovvero del debito contratto con Luigi Mancuso… La stessa potenzialmente può collocarsi quale principio di quel processo di profondo sconforto che avrebbe portato Pittelli a prendere in considerazione la commissione di un gesto avventato in danno della sua vita, come riscontrato nel rinvenimento del testamento-lettera di addio datato maggio 2019”. Documento che venne sequestrato nel giorno dell’arresto insieme al manoscritto trovato sulla scrivania dell’avvocato.