Vibo Valentia – Nei giorni scorsi per le vie del centro di Vibo un gruppo di ragazzi vibonesi si sono affrontati in una violenta rissa in via Vittorio Emanuele III, principale arteria del centro città. Al termine, alcuni di loro si sono allontanati per dotarsi di un’arma da fuoco e concludere nel sangue la serata. Dopo un nuovo alterco uno di loro ha esploso un colpo verso il petto di un coetaneo, per poi dileguarsi a piedi.
Nessuno chiama i soccorsi, nessuno interviene nelle manovre salvavita, fino a quando il giovane si trascina, da solo, verso una panchina di Piazza Morelli. Ricevuta la notizia del fatto dai sanitari, la Compagnia Carabinieri ed il Nucleo Investigativo di Vibo Valentia ha immediatamente iniziato le attività di indagine. I Carabinieri hanno condotto in tutta la Provincia una serratissima caccia al responsabile, il quale, con le spalle al muro, in meno di 48 ore si è consegnato ai militari. Gli investigatori, coordinati dalla Procura di Vibo Valentia guidata dal Dottor Camillo Falvo, non si sono limitati a sottoporre a fermo di indiziato di delitto il reo, tuttora ristretto presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, ma hanno continuato incessantemente le attività di indagine e, come annunciato e auspicato nell’immediatezza dal Procuratore della Repubblica, sono riusciti a delineare oltre alle responsabilità dell’autore del tentato omicidio anche quelle di coloro che hanno partecipato alla rissa, dei favoreggiatori e di chi non ha prestato soccorso.
Al momento sono pertanto 12 le persone, tutti di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, che a vario titolo sono state segnalate per concorso in tentato omicidio, porto abusivo di armi e munizioni, rissa, favoreggiamento personale e omissione di soccorso. Molti di essi risultano vicini agli ambienti criminali del Capoluogo e già protagonisti di pregresse vicende giudiziarie.