Castrolibero, quando le Iene smascherarono il prof Bastone: ecco i messaggi e le mail che inguaiano lui e la preside

Le Iene hanno fatto per intero tutto il loro dovere. Era l’11 febbraio (esattamente 5 mesi fa anche se sembra passato… un secolo) quando sono piombate nella scuola degli orrori di Castrolibero ed hanno affrontato a muso duro la “sceriffa” dell’istituto Valentini-Majorana, la preside Iolanda Maletta (oggi tornata magicamente al suo posto con un incredibile “colpo di mano”), che di colpo aveva perso la sua aria autoritaria ed è apparsa quasi “indifesa” rispetto all’incalzare delle domande di Nina Palmieri, la “iena” che s’è messa al suo inseguimento restituendoci la vergognosa immagine di donna “complice” – come minimo – di un professore indegno.

“Dov’è il professore?” chiede la iena. “Non lo so, non so chi sia” risponde la Maletta col collo di pelliccia e la messa in piega e la tinta da… serie D. E la iena, giustamente: “Come non lo sa? Glielo devo dire io il nome?”. Il nome del professore – Angelo Bastone, 60 anni a marzo, docente di Matematica e Fisica – in realtà a Cosenza ormai lo conoscono tutti, anche se i media locali non riescono proprio a pubblicarlo, pena l’ira funesta dei potenti politici di Castrolibero: Orlandino Greco, il sindaco di fatto, sotto processo per voto di scambio, corruzione elettorale e concorso esterno in associazione mafiosa e Giovanni Greco, il sindaco prestanome (solo perché ha la fedina penale “pulita”), entrambi affiliati al clan di Silvio Berlusconi in Calabria, che solo qui da noi riesce a prendere tanti voti e persino ad eleggere il mafiosissimo presidente di Regione, un parassita di nome Occhiuto…

“Ero minorenne… mi ha chiesto di scattarmi una foto al seno… mi ha toccata”: Nina Palmieri passa velocemente in rassegna i titoli dei giornali e fa passare anche il commento al vetriolo di Enrico Mentana che definisce “porcone” il professore Bastone. Poi entra nel merito delle accuse e ascolta direttamente “Emma”, che riferisce di quanto accaduto nel 2018. “Ero al primo anno, avevo 14 anni ed era l’ultimo giorno di scuola – dice Emma -. Eravamo nell’aula dei professori, con la porta aperta, poteva entrare chiunque… Lui ha preso il telefono, l’ha sbloccato e mi ha detto di scattarmi una foto al seno…”. 

Non solo “Emma”. C’è anche “Sara” a denunciare il professore Bastone: “Mi avvolgeva, mi toccava: il seno, la schiena, il sedere… più volte e davanti a tutta la classe…”.

“Emma” ricorda benissimo di essere andata dalla preside a denunciare i fatti e ricorda altrettanto bene cosa rispose la preside, che la invitava a non fare denunce e le assicurava che avrebbe licenziato il professore.

A settembre 2018, in effetti, il professore Bastone non c’è, pare che sia andato in malattia o in aspettativa per tre-quattro mesi ma intanto “Sara”, l’altra ragazza molestata, non regge e cambia scuola. Poi, a gennaio-febbraio del 2019, Bastone ritorna in un’altra classe dell’immenso polo scolastico di Castrolibero. “Emma” lo incontra all’uscita di scuola e resta di sasso: la preside aveva solo fatto calmare le acque e tutto era tornato come prima.

Eh sì, perché nel corso dell’anno scolastico 2020-21 c’è ancora un’altra ragazza che viene pesantemente molestata. “Gaia” risponde alle domande della iena: “Prima faceva il simpaticone, battutine sul jeans e sulla scollatura… Poi un giorno in classe mi spinse contro il muro, vicino al termosifone e mi ha toccata. Non solo, mi ha anche chiesto quello che voleva… Voleva fare due botte con me… Avevo 16 anni… sono letteralmente scappata…”.

Nina Palmieri entra nel vivo della sua drammatica narrazione e a questo punto tira fuori le prove ovvero i messaggi del professore Bastone ad una delle ragazze.

Nina va a casa del professore Bastone, citofona ma non ottiene risposta. Poi lo chiama al telefono e il professore capisce che la situazione è precipitata. Riattacca e nello stesso tempo capisce che è arrivato il momento di oscurare il suo profilo FB ma a Cosenza ormai l’hanno “colorito” tutti e iniziano a girare le sue foto: ce ne sono diverse con la figlia, che deve avere più o meno l’età delle sue studentesse.

Intanto, anche “Gaia” lascia la scuola e il professore Bastone è sempre là, non lo tocca nessuno, spadroneggia ancora. Fino a che non viene creata la pagina Instagram Callout Majorana, che lo inchioda definitivamente alle sue gravi responsabilità.

Non è finita qui. Nina Palmieri dimostra che la preside conosce tutti i fatti e che ha sostenuto anche un incontro tra “Emma”, suo fratello, la madre e il professore Bastone. La conferma arriva da due mail, una delle quali addirittura della stessa preside. Ce n’è abbastanza per chiudere il servizio su una pagina vergognosa della nostra città, che nasconde ancora tanti, troppi lati oscuri. Ma evidentemente non abbastanza per impedire la “restaurazione” e l’incredibile ritorno della preside. CLICCA QUI PER IL SERVIZIO DE LE IENE (https://www.iene.mediaset.it/video/molestie-da-un-professore-ragazze-preside-cosenza_1115220.shtml)