Di questi tempi, con il calcio in piena crisi in Calabria (Reggina, Cosenza e Crotone navigano nei bassifondi della Serie B e vincono una partita ogni tre mesi, se va bene…), l’unico motivo d’orgoglio è quello di seguire le vicende del più grande talento calabrese: Domenico Berardi. Ieri sera in tanti si sono appassionati a seguire Sassuolo-Roma e a fare il tifo per il Campione di Bocchigliero e per il suo Sassuolo. E stava arrivando una vittoria di grandissimo prestigio, vanificata proprio al 96′ dal definitivo pari dei giallorossi.
Berardi è stato tra i maggiori protagonisti della partita fin dai primissimi minuti. Una conclusione dal limite parata a stento da Rui Patricio e poi una spettacolare conclusione a giro che è terminata di un soffio a lato prima del vantaggio della Roma su calcio di rigore. Le azioni d’attacco del Sassuolo passano sempre dai suoi piedi ed è un piacere vederlo volteggiare sia sulla fascia destra che tra le linee facendo ammattire la difesa della Roma. Nella ripresa, dopo il pareggio di Traorè, al minuto numero 73 è proprio Berardi a inventare per Traorè il gol del sorpasso con il gesto tecnico più bello di tutta la partita: un assist meraviglioso del Campione d’Europa, che pesca Traoré in area col mancino dalla destra: una prova di classe cristallina che ha incantato tutto il patinato mondo della pedata italiana. Si tratta dell’ottavo assist stagionale per Berardi (ai quali vanno aggiunti anche 10 reti), che raggiunge in testa alla classifica dei rifinitori Calhanoglu e Milinkovic-Savic e stacca il compagno di Nazionale Nicolò Barella.
Nel finale di gara, poi, il suo diretto marcatore, il “fabbro” Kumbulla, ha fatto di tutto per farlo innervosire, entrando in maniera scorretta e pesante sul nostro Campione. A un certo punto, Kumbulla – che non sapeva più come frenare Berardi – l’ha preso quasi per la gola determinando inevitabilmente la sua reazione, anche perché qualche cretino dalla panchina della Roma lo accusava di fare “scena”. E così è toccato a Mourinho andare a parlargli per chiarire la situazione mentre l’allenatore Dionisi lo sostituiva per evitare guai. Al 96′ però il pareggio (immeritato) della Roma ha riacceso inevitabilmente gli animi e ancora una volta lo Special One Mourinho s’è preso la responsabilità di andare a parlare con Berardi per evitare che qualcuno dei suoi si facesse male. Non sono state scene edificanti ma a Mimmo va comunque riconosciuta l’attenuante di essere stato provocato.
José Mourinho, ha spiegato cosa sia effettivamente successo: “Durante la partita io e Berardi abbiamo scambiato qualche parola, parole educate. Io gli dicevo che un giocatore bravo non deve simulare”. Poi ha aggiunto: “E’ sempre stato molto corretto con me. Penso che le parole sono state meno educate tra lui e un mio assistente, io volevo che facessero pace. Lui è un bravo ragazzo e anche il mio assistente è una brava persona. Alla fine ci siamo chiariti”. Non è un mistero che sia un estimatore del talento calabrese e chissà che nella prossima estate la Roma non si inserisca nell’asta per ingaggiare Mimmo Berardi che vede già protagoniste Napoli e Fiorentina. E se dovesse prevalere la Roma, sarà Mourinho a siglare la pace tra Berardi e il suo assistente.