Valentini occupato, 12° giorno. Il pollaio di Giletti, i “camerati” del prof e l’ansia della preside

Il professore Bastone e la preside Maletta

E’ appena spuntata l’alba del 12° giorno di occupazione del Polo scolastico di Castrolibero da parte degli studenti del Liceo Scientifico “Valentini-Majorana” per rendere pubbliche le molestie sessuali del professore di Matematica e Fisica Angelo Bastone, 60 anni, nei confronti di diverse studentesse e le vergognose coperture nonché la gestione “tremenda” dell’istituto da parte della preside Iolanda Maletta, a capo del Liceo da 17 anni.

La giornata di oggi sarà una di quelle che si definiscono “campali” e ormai si delineano con sempre più chiarezza le posizioni degli attori principali della vicenda. Gli studenti, insieme a numerosi docenti solidali, daranno inizio all’autogestione svolgendo lezioni all’aperto per non perdere ulteriore tempo prezioso soprattutto in vista degli esami di maturità. E stanno programmando una grande manifestazione da tenersi per le strade di Cosenza nel fine settimana con il coinvolgimento di tutte le scuole cosentine e – si spera – anche di quelle della provincia e se possibile di tutta la regione.

La preside Iolanda Maletta, dal canto suo, non molla e proprio per questa mattina ha convocato il collegio dei docenti con un solo obiettivo: fermare e bloccare l’occupazione. C’era curiosità per verificare quanti docenti avrebbero aderito alla linea della dirigente scolastica: ancora c’è qualche “irriducibile” o se preferite “fedelssimo” che la sostiene ma la dirigente è sempre più isolata ed ha appena subito una pesantissima ispezione ministeriale nel corso della quale le è stato presentato un conto salatissimo. Gli studenti e i loro genitori continuano a chiedere la sua rimozione e il commissariamento della scuola e non bloccheranno l’occupazione se non otterranno quanto chiesto. E sono sostenuti dalla stragrande maggioranza dei docenti.

La preside ha cercato in tutti i modi di coinvolgere le forze dell’ordine e la procura di Cosenza per fermare gli studenti ma le drammatiche denunce di molestie sessuali per il momento di due studentesse – ma il numero potrebbe ancora crescere – le hanno tarpato le ali e il circo mediatico di questi giorni l’ha messa sulla graticola provocandole il disprezzo di una intera città e non solo delle famiglie degli studenti. Di conseguenza, nessuno, né il questore né il comandante dei carabinieri potrà mai prendere l’iniziativa di sgomberare l’istituto e la prova di forza che chiedeva la preside è miseramente naufragata. L’occupazione va avanti e venerdì prossimo la grande manifestazione che si sta organizzando assesterà un altro duro colpo alla preside affarista.

A proposito di circo mediatico, ieri sera è stata la volta del famigerato pollaio di Giletti, che naturalmente non s’è smentito. Dopo aver “copiato” e ripetuto il servizio di denuncia de Le Iene, ha coinvolto nella discussione l’ex ministro dell’Istruzione Azzolina, che con decenza parlando non passerà certo alla storia per una gestione virtuosa della scuola italiana e non ha aggiunto una sola virgola a quello che sapevamo già.

L’unica “novità” che ha divulgato il paraculo piemontese ha riguardato la presunta vicinanza di alcuni studenti (sembra una intera classe) e di alcuni docenti al professore Bastone, anticipando che un giornale locale (al soldo dei poteri forti da più di 20 anni e in caduta libera rispetto a dati di vendita e credibilità) pubblicherà le ragioni di chi difende il professore-molestatore. Per fortuna a rispondere a tono alle chiacchiere divulgate da Giletti ci ha pensato Fausto, uno dei leader dell’occupazione, che ha immediatamente descritto la situazione riferendosi al “cameratismo” (al conduttore piemontese è preso un mezzo “coccolone” quando ha sentito il termine ma è stato costretto ad abbozzare) del professore Bastone con un gruppo di studenti facilmente individuabile di sesso maschile mentre non s’è ancora capito chi sarebbero i docenti che starebbero dalla sua parte e di conseguenza anche della preside. Fantasie senza senso che non sminuiscono in nessun modo quanto stanno facendo non solo gli studenti ma anche gli stessi docenti per isolare il professore molestatore e la preside affarista insieme alla malapolitica di Castrolibero.

Quando poi uno dei docenti del Liceo Sportivo, il professore Marcello Malfi, ha provato in maniera sacrosanta ad alimentare il dibattito sottolineando le storture del modello di “scuola azienda” che è stato sostenuto anche dalla stessa ex ministra Azzolina, il servo dei potenti Giletti ha troncato la discussione togliendo la parola al docente, che stava per dire quanti milioni di euro gestisce la preside in combutta con la malapolitica di Castrolibero. Ma nonostante la censura molto presto queste tematiche conquisteranno la ribalta, anche quella mediatica. 

Nel corso della trasmissione ha preso la parola anche Adele Sammarro, docente e madre di Emanuele, il ragazzo pestato a sangue da un coetaneo (che si è autoaccusato dell’aggressione) su commissione di un suo compagno di scuola, figlio di un noto boss del circondario, che però non è stato denunciato ed è ovviamente protetto dalla solita preside e dalle “istituzioni” di Castrolibero. Emanuele avrebbe fatto uno “sgarro” alla fidanzatina del figlio del boss ed è stato “punito” con le leggi del branco. Così vanno le cose nel Polo scolastico di Castrolibero ai tempi del “cameratismo” della preside e dei suoi seguaci.