Sette anni di reclusione. E’ la condanna inflitta dal Tribunale di Vibo Valentia ad Antonio Scidà, 62 anni di Tropea, accusato del tentato omicidio di Domenica Gallisto, la donna gravemente ferita a colpi di pistola il 16 aprile dello scorso anno. L’uomo è stato condannato per il reato di tentato omicidio, ricettazione e detenzione di arma clandestina (mai trovata) e di un ordigno esplosivo rinvenuto dai carabinieri. Nei suoi confronti il Tribunale di Vibo presieduto dal giudice Tiziana Macrì ha riconosciuto le attenuanti generiche.
A incastrare Scidà le dichiarazioni fornite agli investigatori dalla Gallisto dopo essere stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Tropea. Ai carabinieri la vittima ha riferito di essere stata ferita a colpi d’arma da fuoco da Antonio Scidà descrivendo l’abbigliamento del suo aggressore e riferendo che già da tempo (tre anni) veniva minacciata avendo delle “mire passionali nei suoi confronti”. Minacce – sostiene la donna – mai denunciate per timore di eventuali ritorsioni. Una versione ribadita anche dalla madre della vittima che aveva individuato in Scidà l’autore del ferimento di sua figlia. Il verdetto emesso dal Tribunale di Vibo conferma sostanzialmente le ipotesi accusatorie rappresentate in aula dal sostituto procuratore Filomena Aliberti che al termine della sua requisitoria aveva chiesto per l’imputato la condanna a 10 anni di reclusione.