Dasà, sindaco aggredito in Comune: aveva espresso solidarietà ai carabinieri ed è stato “punito”. Tre arresti

Dasà (Vibo Valentia) – Il sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio, è stato vittima nella serata del 16 febbraio di un’aggressione da parte di ignoti. Ad agire, secondo quanto è stato possibile apprendere, sarebbero state quattro persone che si sono introdotte nella casa comunale dirigendosi direttamente verso l’ufficio in cui si trovava il primo cittadino in quel momento in riunione con alcuni tecnici. I quattro hanno fatto irruzione nella sala dapprima inveendo e successivamente aggredendo fisicamente il primo cittadino. Contro il sindaco sarebbero stati scagliati anche alcuni mobili della stanza. Scattato l’allarme sono intervenuti i carabinieri. Per il sindaco Scaturchio, raggiunto alla testa da un oggetto scagliato dagli aggressori e rimasto ferito in modo non grave, si è reso necessario l’intervento di un’ambulanza del 118.

Arrestati 3 dei 4 responsabili

Intanto, sono state arrestate e poste ai domiciliari dai carabinieri tre delle quattro persone che nella serata di ieri hanno aggredito, all’interno del Municipio di Dasà, il sindaco del piccolo comune del Vibonese, Raffaele Scaturchio. Alla quarta non è stato possibile notificare il provvedimento in quanto irreperibile. Gli indagati sono stati fermati subito dopo il fatto ad Acquaro nella piazza antistante sede il palazzo municipale dove gli stessi, a quanto si è potuto apprendere, si sarebbero diretti per scagliarsi anche contro il sindaco Giuseppe Barilaro. Alla base dell’aggressione, per entrambi gli amministratori locali, sarebbe stata quella di aver espresso solidarietà nei confronti dei Carabinieri della stazione di Arena a seguito di un fatto avvenuto nel mese di settembre scorso ad opera di due soggetti che hanno fatto parte della spedizione punitiva, uno dei quali affetto da Covid. Il quarto componente del gruppo è riuscito a darsi alla fuga ed è attivamente ricercato. Uno dei quattro soggetti, inoltre, risulta essere già posto agli arresti domiciliari per via di altri reati e di conseguenza gli è stata contestata anche l’evasione.