Tre pestaggi. Decisi per riscrivere con la violenza le nuove gerarchie della cosca dopo il pentimento del boss Nicola Acri, detto “occhi di ghiaccio”. Tre pestaggi compiuti in pieno giorno, la scorsa estate, a Corigliano-Rossano, perché la gente potesse vedere e sapere. Tra i malmenati Gennaro Acri, fratello del padrino che si è deciso a collaborare con il procuratore antimafia Nicola Gratteri. Tre spedizioni punitive su cui hanno fatto piena luce i carabinieri del colonnello Agatino Spoto, notificando stamane le ordinanze di custodia cautelare chieste dal pm distrettuale Alessandro Riello e emesse dal gip di Catanzaro Antonella De Simone. Quattro gli indagati per lesioni, violenza privata e incendio doloso aggravati dal metodo mafioso: Gaetano Solferino 42 anni, il nipote omonimo Gaetano, 23 anni; Andrea Solferino, 20 anni; e Ivan De Martino, pure lui ventenne, tutti di Corigliano Rossano. I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti dai carabinieri del Reparto territoriale, guidati dal tenente colonello Raffaele Giovinazzo. Ai due Solferino, zio e nipote, omonimi, il provvedimento è stato notificato in carcere. Il provvedimento costituisce, di fatto, il seguito di un precedente eseguito il 27 luglio 2021, con l’arresto di due persone ritenute autori dei pestaggi e nel corso del quale erano stati danneggiati i veicoli in uso alle vittime mediante l’utilizzo di bastoni e mazze da baseball e, in un caso, addirittura appiccando le fiamme che hanno distrutto completamente un ciclomotore. Agli arrestati, in quella circostanza, erano state sequestrate tre mazze da baseball, un bastone ed una tanica di benzina. Dalle indagini sono emersi anche ulteriori due pestaggi avvenuti, uno il 13 luglio e l’altro il 12 luglio 2021, quest’ultimo compiuto addirittura alla presenza della moglie e della figlia minore di una delle vittime.