Lettere a Iacchite’: “Rende, in alto i cuori: Arlecchino Rausa è tornato a… casa”

Rausa è tornato a casa

Con sommo stupore apprendiamo dai soliti media di regime del risveglio del prode Rausa: “L’ex assessore scrive a Manna”… avete letto bene, è questo il titolo del pezzo: l’ex assessore della giunta Manna scrive al suo ex capo, andare personalmente sarebbe stato più facile ma ostentare i muscoli è meglio.
Il titolo è a dir poso esilarante “Le critiche di Rausa: Quattomiglia nel totale degrado”.
Noooo!! se n’è accorto anche Rausa, per giunta ex assessore della giunta in carica.

Avrà trovato la strada di casa, o avrà riacquistato la memoria?

Ci permettiamo di fargli osservare che sarebbe opportuno non rivendicare il ruolo di “ex assessore”, poiché la poltrona gli fu polverizzata dal prode figliolo. Che in piena pandemia e con tanto di lockdown totale, gozzovigliava in dolce compagnia documentandolo con selfie e quant’altro, presso il Parco Acquatico.
Struttura all’uopo resa disponibile, in spregio alle leggi osservate con sacrifici da tutti, al discendente di cotanto padre, riteniamo non esattamente a sua insaputa come avrebbe voluto farci credere. (http://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-rende-quellarlecchino-che-fa-tenerezza-strumentalizzato-anche-dal-figlio/).

Dunque le dimissioni non sono scaturite da eventi politici o da divergenze programmatiche, o da alti disegni ideologici, bensì da un episodio di malcostume e tracotanza, finito sulla stampa e sui social.

Che Quattromiglia fosse in una condizione di degrado è un fatto noto a tutti e risale anche alla prima consiliatura Manna, tenuta in piedi dal nostro ex assessore, benché di cinghialesca osservanza (ma ormai lo chiamano tutti Arlecchino, nel senso di servitore di più padroni), che per evitare di andare a casa ha creduto bene di ripudiare i suoi sodali intanto andati all’opposizione, ed allearsi con la maggioranza.

Non dice niente di nuovo a chi vive i disagi di Rende ma il nostro simpatico ex assessore lo scopre adesso, tanto da sentire l’esigenza di palesare il suo stupore attraverso la carta stampata.

Che il ponte sul fiume Emoli fosse inagibile è cosa nota, è strano che il nostro simpatico Rausa ne venga a conoscenza solo ora, visto che da almeno un quinquennio è transennato.
Ma lui stava altrove, infatti, come i bambini, scopre la viabilità – “facciamo un giro insieme” è riportato.

Riteniamo allora che fino ad ora sia andato in giro in elicottero ed il caro carburanti gli ha fatto prendere atto che spostarsi in macchina, ma anche a piedi, nell’ambito di Quattromiglia è problematico.
Non vorremmo sbagliare ma le rotonde in cui si è imbattuto l’ex assessore stanno là da anni anche quando, non da ex, stava negli organismi decisionali.

Ci chiediamo se il Nostro fosse cosciente di essere stato per anni amministratore e di maggioranza per giunta, oppure pensava di vivere altrove.
La risposta la troviamo in fondo all’articolo e infatti citiamo testualmente: “…Rausa fa presente che le proposte illustrate sono state più volte portate al sindaco quando ero assessore. Senza ricevere risposte concrete”.

Che tenerezza, quando era assessore il sindaco se ne infischiava della sua opinione ed ora che sta sbaraccando dovrebbe ascoltarlo?

Che ingenuo, lo dice pure che non contava niente anche quando appoggiava la maggioranza con ruoli decisionali, però ora spera “che questi problemi vengano risolti”.
Sperare è bello, come tutti speriamo in una Rende migliore senza Manna né Rausa e compagnia, simpatica per carità. ‘Na simpatia ca li escia di ricchie…

Lettera firmata