Lettere a Iacchite’: “Rende, ecco come e dove vengono illecitamente sversati i rifiuti pericolosi di Max Aceto”

Carissimi, è da tempo che non vi scrivo ma, in compenso, leggo tutti i giorni la Vostra pregiata e nobile testata. Mi avevate chiesto notizie, qualora ne avessi avute, sul temerario e evanescente Max (all’anagrafe Massimino) Aceto, tra i principali soggetti della banda di Marcello Mazzetta sindaco massomafioso di Rende.

Il Mazzetta di cui sopra ha proceduto a consegnargli l’appalto per la ristrutturazione delle scuole di Rende, assegnato al sopracitato ma(x)scalzone ma ufficialmente alla ditta Aceto retta dalla testa di legno ingegnere Danilo Borrelli.

Vi siete chiesti dove vengano smaltiti i materiali di risulta compresi l’eternit, i calcinacci, i tubi ferrosi arrugginiti e ogni altra porcheria? Ebbene, vi posso confermare che c’è un gran movimento in contrada Difesa di Rende sopra Saporito (a circa 150 metri dall’abitazione del succitato ma(x)scalzone). Tutti possono vedere il terreno, con annessa casa colonica, dove questo reato viene perpetrato praticamente tutti i giorni. Tre-quattro volte al giorno arrivano mezzi, con cassone ribaltabile, che scaricano e una “terna”, praticamente una ruspa, si affretta a coprire il tutto con terriccio. Il tutto poi viene sversato in una scarpata adiacente alla casa colonica. 

Queste sono le prime case (a nome della moglie sig.ra Reda) che si incontrano prima della discarica (mantenendo sempre la destra). Partendo da via De Chirico in contrada Saporito sono circa 2 km e tre tornanti. E poi c’è la recinzione di plastica arancione: lì dietro, a sinistra, dopo circa 10 metri, si trova la scarpata dove sversano i rifiuti.