Guerra in Ucraina, 58° giorno. Il “mistero” Mariupol e l'”addestramento” di Johnson

Nel 58esimo giorno della guerra in Ucraina la Russia ha annunciato la presa di Mariupol dopo settimane di bombardamenti ma le truppe ucraine continuano ad occupare l’acciaieria Azovstal dopo che Putin ha deciso di annullare l’ordine di attacco. Il presidente Zelensky dice che a 120 mila civili è stato impedito di evacuare la città mentre secondo il sindaco Vadym Boichenko solo lo Zar può decidere il destino dei residenti. Intanto le forze russe prendono 42 villaggi nella regione orientale di Donetsk e avanzano verso Kramatorsk, che continua ad essere colpita da attacchi missilistici. Intanto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden promette 800 milioni di dollari in armi a Kiev.

6.00 – Johnson: soldati ucraini in Gb

Boris Johnson ha rivelato che decine di soldati ucraini si stanno addestrando nel Regno Unito. Il Guardian scrive che i militari di Kiev stanno imparando a usare 120 veicoli blindati britannici per tornare poi a combattere contro la Russia. E le forze britanniche stanno anche addestrando le controparti ucraine in Polonia su come usare i missili antiaerei, ha detto il primo ministro. «Posso dire che attualmente stiamo addestrando gli ucraini in Polonia nell’uso della difesa antiaerea, e in realtà nel Regno Unito nell’uso dei veicoli blindati», ha detto Johnson. La Gran Bretagna ha deciso di inviare almeno 120 veicoli blindati, 80 dei quali sono i veicoli di mobilità protetta Mastiff, Husky e Wolfhound. L’esercito britannico sostiene che sono progettati per essere utilizzati in combattimento, supporto al combattimento e ruoli di servizio di combattimento guidando le truppe dietro e fino alle linee del fronte.

5.00 – Zelensky: la Russia prepara un falso referendum

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di cercare di tenere un falso referendum di indipendenza nelle regioni di Cherson e Zaporizhia che occupa nel sud del paese. Nel suo video messaggio notturno Zelensky ha chiesto ai residenti delle zone occupate di non fornire dati personali come i numeri di passaporto che i russi stanno chiedendo in giro. «Non si tratta solo di fare un censimento. Non è per darvi aiuti umanitari di qualsiasi tipo. Si tratta infatti di falsificare un cosiddetto referendum sulla vostra terra, se l’ordine di organizzare questa commedia viene da Mosca», ha avvertito il presidente ucraino. Che ha poi ammonito Mosca: «Non ci sarà nessuna Repubblica Popolare di Cherson. Se qualcuno vuole una nuova annessione, sanzioni più potenti colpiranno la Russia».