Cosenza, il parrucchiere Luca Lepore nel team della finalissima di Miss Europe Continental 2022

È uno dei mestieri più antichi, acconciare o conciare le capigliature, secondo la dignità estetica di ogni donna e ogni uomo del pianeta. La storia dell’umanità fa da sempre la sua sosta sulla sedia di un parrucchiere o, un barbiere dei tempi a noi ormai lontani. Ma è necessario impararlo, bene.

Luca Lepore, parrucchiere cosentino, 47 anni, nel team della finalissima di Miss Europe Continental 2022, ha iniziato da ragazzino. È un’arte necessaria, imprescindibile in ogni tempo e luogo. 

Eppure in Europa viene esercitata dall’un per cento delle persone lavoratrici. Per questo la storia passa tra le mani di forbici d’uomini e donne di passione, visione, regola e rigore, il cui numero non è certo elevato. È spesso una vocazione…

Che si presenta di solito in età giovanissima
Certo! Nel mio caso l’ho incontrata per una circostanza di vita o forse per destino, perché a 13 anni non ho superato l’anno scolastico, in realtà non riuscivo a starci proprio dentro, così mio padre mi invitò molto caldamente a lasciare perdere e a trovarmi un mestiere. Era il 1988… mi presentai al titolare di uno dei più frequentati saloni della città, Luigi Perri, innovatore della lavorazione con un organigramma a catena di montaggio; per l’esattezza erano in due, a quei tempi, ad aver attuato questo metodo, l’altro, dedicato al femminile, era Franco Carbone…

Per cui ti sei formato sul maschile…
Sì ed ho continuato per circa sei anni e mezzo ovvero finché non ho maturato l’idea di mettermi in proprio. Così ho aperto il mio negozio a via Piave, inizialmente con l’aiuto di un mio collega anziano poi del tutto autonomamente… ora sono da qualche anno a Corso Umberto. Sono approdato al femminile in maniera del tutto naturale, era esattamente ciò che volevo fare, imparare questo mestiere e farlo mio. È importante tenere a mente la sequenza: prima imparare, con umiltà e impegno; poi misurarsi con le proprie idee creative e, infine, non smettere mai d’imparare.

Beh, un po’ di cose le avrai imparate… due volte Sanremo – nella prima hai acconciato il vincitore, nella seconda hai lavorato in finale (tra l’altro aggiustando il pizzetto a Fabrizio Moro), e adesso nella finale di Miss Europe Continental 2022… 
Beh, sono trascorsi molti anni dai tempi dell’apprendistato a oggi e sì, ho imparato un po’ di cose ma il mio spirito è sempre quello di apprendere cose nuove, soprattutto dai giovani e ve ne sono di validi. Perciò ho trascorso con impegno le 14 ore di fila che ho dedicato alla Miss che mi è stata assegnata… l’emozione è stata tanta, la gratitudine anche.

Chi ringrazi in particolar modo…
Partendo da chi mi ha trasmesso i segreti del mestiere sino al team dell’organizzazione di Miss Europe Continental – che mi ha selezionato (manco ci credevo) – passando per i clienti, gli amici e i familiari, un po’ tutti… e sono grato un po’ anche a me stesso per non aver mai smesso di sognare… sì, ma con impegno.

Ti ripropongo la domanda che ti è stata fatta dagli intervistatori del team dell’evento. Che effetto fa essere parte di una realtà internazionale così dinamica e affermata?
Oggi è l’universo della moda (o, più in generale, dello show business) a produrre la maggior quantità di ciocche tagliate nel mondo. Perciò molti sono gli stilisti del capello e ancor più gli aspiranti tali, impegnati ad estrarre il meglio della loro arte per affermarsi nella creazione di sempre nuove icone espressive. Ho ricevuto indicazioni sulle linee di taglio e di acconciatura, il resto l’ho fatto da solo, imparando altri trucchi, altri segreti. Occorrono intuizioni e velocità, visione d’insieme e attenzione al dettaglio… quanto all’effetto… rispondo allo stesso modo: è una sensazione stupenda, un sogno che si avvera. Ma ho aggiunto e ci tengo a ribadirlo che non mi sento arrivato, anzi spero tanto che quest’opportunità sia per me una nuova partenza.