Lettere a Iacchite’. “L’Università Magna Graecia di Catanzaro è (molto) peggio di quella di Reggio”

Il caso scoppiato a Reggio Calabria non è niente in confronto a quello che succede nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ Università Magna Graecia di Catanzaro.

Faccio soltanto alcuni piccoli esempi per spiegare cosa succede. Il prof. Scorcia Giovanni nato il 30/08/1944, docente di malattie dell’apparato visivo, ha lasciato il posto al figlio Scorcia Vincenzo come professore ordinario di malattie dell’ apparato visivo.

Il professore Giudice Mario ordinario di chirurgia maxillo facciale ha lasciato il posto al figlio Giudice Amerigo che insegna chirurgia maxillo-facciale.

Il professore calabrese Nisticò Giuseppe in pensione, docente di Farmacologia presso l’ Università di Tor Vergata ha collocato il figlio Nisticò Steven Paul come professore associato di Dermatologia a Catanzaro.

Ovviamente tutti questi rampolli hanno fatto un “REGOLARE CONCORSO TRASPARENTE E CRISTALLINO” con tutte le procedure del caso e con una commissione di Baroni provenienti da altri atenei. Perché è tutto un giro: tu aiuti mio figlio e al prossimo concorso quando ci sarò io ricambio il favore.

Potrei continuare almeno con altri 20 esempi sulla Facoltà di Medicina di Catanzaro ma non voglio annoiare nessuno perché ormai lo sanno tutti come funzionano le università in tutta Italia. Chi conosce si laurea col massimo dei voti e nei tempi dovuti e se si chiama Nisticò, Scorcia, Giudice… allora sarà anche professore: e gli altri? Gli altri dovranno andare all’estero se sono coraggiosi ed hanno una dignità altrimenti scenderanno a patti con questi Baroni e Baronetti e si contenderanno le briciole di lavoro sottopagato che resterà.

Ormai il sistema Catanzaro come Università lo conoscono tutti e si sa come funziona e nessuno vuole metterci le mani e il naso perché non conviene alla Città di Catanzaro e alla Regione Calabria.

Caso mai si dovesse fare una inchiesta giudiziaria (ormai ho perso la speranza !!!) la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Catanzaro andrebbe COMMISSARIATA e il 50% dei docenti andrebbe cacciato senza se e senza ma, perché tra concorsi ad hoc e selezioni allegre non si salva NESSUNO neanche il Personale delle segreterie studenti e della didattica!!!

L’Università di Catanzaro è stata già oggetto di un’indagine della Procura della Repubblica di Catania con tanto di intercettazioni audio e ambientali per concorsi truccati in cui sono stati coinvolti  alcuni professori di Medicina quali Stefano De Franciscis, chirurgo vascolare rimasto a Catanzaro fino alla pensione e Paolo Navalesi, professore di Anestesia che nonostante fosse indagato ora insegna all’ Università di Padova e in un certo  senso è stato “premiato”. In confronto a tutto questo gli indagati di Reggio Calabria sono dei “candidi agnellini indifesi”. Poveri studenti universitari che non hanno santi in paradiso (senatori, deputati, consiglieri regionali in carica e non) e poveri genitori che devono pagare le tasse universitarie per mantenere questo squallido sistema universitario.

Lettera firmata