Per l’enorme giro di affari che ha intorno «la sanità è un terreno di scorribande da parte di delinquenti di ogni risma. Abbiamo comunque una sanità che assicura standard elevatissimi, ma la corruzione abbassa anche il livello dei servizi. Sarei molto cauto sui numeri» della corruzione in sanità, «ma credo però che ci sia un problema molto significativo sia di sprechi che di fatti corruttivi».
Così il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, intervenendo al convegno per la prima Giornata nazionale contro la corruzione in sanità in corso a Roma.
Servono strumenti preventivi per cambiare la mentalità
Cantone ha ricordato che «la corruzione oltre a depauperare la spesa sanitaria, la rende anche meno efficiente. La sanità è al primo posto nei rischi di corruzione e noi siamo intervenuti mettendo in campo un nuovo piano anticorruzione, concordato anche con i tecnici del ministero della Salute, e prossimamente firmeremo un altro protocollo per andare a controllare nelle Asl come i piani anticorruzione vengono applicati. Non si può però intervenire solo con la repressione dopo, ma vanno messi in campo una serie di strumenti preventivi che cambino la mentalità: serve una cultura dell’anticorruzione che deve partire da ciascuno di noi».
«Ormai oggi la corruzione si è trasformata e la mazzetta tradizionale è rimasta quasi solo un ricordo. Nel nostro piano anticorruzione abbiamo indicato come una delle maggiori criticità le liste d’attesa. Un altro terreno su cui abbiamo aperto gli occhi è la gestione delle sale mortuarie» negli ospedali.