Catanzaro, Sant’Anna Hospital al capolinea in attesa che Finanza e Dda battano un colpo

L’obbligatorietà dell’azione penale implica che il pubblico ministero (il pm) è tenuto a mettere in moto l’attività di indagine ogni volta venga a conoscenza di una notizia di reato ed in qualsiasi modo gli derivi questa conoscenza. Questo è un principio sancito dall’articolo 112 della Costituzione Italiana.

La giustizia non va mai in vacanza ed è per questo che la risposta, dopo le gravi notizie che abbiamo reso pubbliche sulla vicenda del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, non dovrebbe più farsi attendere, se la misura è il tempo quello che è ormai risicato per lasciare una speranza di ripresa delle attività, ma soprattutto chiudere le porte al malaffare ed all’ingresso nella clinica catanzarese della ‘ndrangheta.

La situazione della clinica ad oggi è completamente desertificata, restano solo le macerie, quelle che la nuova “governance” ad infiltrazione massomafiosa e che risponde alle esigenze del clan Mancuso di Limbadi attraverso il suo uomo di fiducia Cesare Pasqua, sembra ormai orientata a facilitare questo passaggio di proprietà, schermando il tutto dietro società di comodo che vengono attivate e manovrate da altri loschi individui, la cui credibilità è oltremodo un campanello di allarme.

Non servono grandi investigatori per capire che il futuro della clinica Sant’Anna Hospital è ormai al capolinea, per come non servono grandi abilità per comprendere che quanti si agitano, dicendo di fare i manager, sono nella migliore delle ipotesi mezzecalzette o peggio ancora dei faccendieri mafiosi che meriterebbero, ad ogni buon conto, di essere perseguiti. Capire che alcune operazioni, che Sally la cattolica, al secolo Rosanna Frontera, definisce di alta finanza, altro non sono che la coda tecnica di quanto i suoi amici e collaboratori venuti da Nord sono abituati a fare, non è difficile: riciclaggio, esercizio abusivo dell’attività finanziaria e di intermediazione finanziaria, appropriazione indebita, truffa aggravata, falso in bilancio e associazione a delinquere.

Diciamo che al momento ci sono tutti gli elementi da “notizie di reato”, tali da sollecitare qualche sostituto della procura di Nicola Gratteri ad aprire un fascicolo d’indagine ed effettuare, se veramente esiste la giustizia e si vuole salvare un’eccellenza sanitaria dalla ‘ndrangheta, un sequestro preventivo del compendio aziendale e di tutte le quote societarie del Sant’Anna Hospital.

Se per noi è stato estremamente facile ricostruire personaggi, caratteristiche, giochi societari e collaboratori fantoccio, che abbiamo messo a disposizione pubblicamente, questa attività di indagine con i crismi della serietà e del riscontro diventa ancora più agevole per la Guardia di Finanza, che dispone degli strumenti informatici e che può, meglio di noi, certificare che Alessandro Castellini e Davide Bonetti non solo sono criminali nel Dna, ma sono soprattutto soggetti altamente pericolosi ed inquinati con ambienti di ‘ndrangheta.

Se per ovvi motivi Sally la cattolica ha dovuto ospitare nello stanzino delle scope Alessandro Castellini e Davide Bonetti – il loro pedigree giudiziario è imbarazzante – in prima linea da potere esporre al pubblico ha messo: il dottore Franco Mariani di Roma; il dott. Mario Coi di Roma e la dottoressa Francesca Galasso di Padova. Questo è il CdA dei faccendieri che Rosanna Frontera ha messo in pista dopo il colpo di mano del 18 gennaio 2022. Non si rintracciano grandi qualità manageriali nei nuovi incaricati, peraltro Mario Coi non sembra essere più direttore amministrativo dell’ospedale Israelitico, quindi anche lui è a caccia di incarichi e di soldi, quelli che generosamente la clinica Sant’Anna Hospital elargisce, purché obbediscano alle estorsioni di Sally la cattolica, alle truffe di Castellini e Bonetti ed al progetto della ‘ndrangheta calabrese.

Tutto questo è talmente vero che il nuovo socio di Sanità Futura sas, la cassaforte delle azioni schermate di Villa S.Anna SpA – derivanti dal furto fatto da Sally la cattolica agli anziani genitori – quel Sabatini Mario, che diventa imprenditore, senza mettere un centesimo, da noi definito giustamente una “testa di legno”, è un miracolo di Mariani e Coi, che lo hanno trasformato in “principe” da clochard che era… Della parte residua del CdA dei faccendieri, la femminuccia Francesca Galasso, c’è poco o nulla dire, quasi a conferma della sua inutilità, se non che fa parte della cerchia padovana di Castellini e che i social sono invasi dal suo muso di gallina… aumm aumm…

Ciò detto, la nostra attenzione, e crediamo che si sia capito, è tutta centrata sulla costituzione della Sanità Futura sas, dove si registra anche lo zampino della lobby dei notai di Cosenza, quelli che da sempre sostengono atti ambigui di malandrini e mafiosi, tanto che anche in questa circostanza esiste un dolo nella costituzione di parte di Davide Bonetti.

Quindi l’azione di esproprio della proprietà del Sant’Anna Hospital, il furto ai danni degli anziani signori Frontera-Bisantis, la costruzione di società di comodo e, la consegna come atto finale della clinica al clan di ‘ndrangheta dei Mancuso di Limbadi, parte tutto da Sanità Futura. E da qui che abbiamo cominciato a ricostruire i passaggi societari, che vedono protagonisti Castellini e Bonetti ed è sempre da qui, che abbiamo scoperto la credibilità criminale dei soggetti.

Fidimed Fiduciaria Srl è il “trust” dove qualche giorno prima della costituzione di Sanità Futura sas, sono state posteggiate le azioni di Villa S.Anna SpA pari al 77,33% del capitale sociale, che a sua volta costituiscono il patrimonio di Sanità Futura sottoscritto per un valore complessivo di euro 3.866.660,00. Come abbiamo già detto, il sistema di Castellini è sempre lo stesso, posizionare le sue società, quelle controllate direttamente o indirettamente tramite i fantocci, sempre all’interno di uno stesso domicilio fiscale, questo è avvenuto per Fidimed che risulta domiciliata a Milano in Corso Magenta n.43, dove peraltro ha sede lo studio Castellini e l’attività di Roberto Rosolen, attuale presidente del CdA proprio di Fidimed Fiduciaria Srl.

Su Rosolen c’è da fare un’annotazione. E’ attualmente presidente di Fidimed Fiduciaria Srl, ma abbiamo verificato che è ormai da parecchi anni che siede nel board della fiduciaria milanese. Nel periodo di gestione di Rosolen, come consigliere e come presidente del CdA, ha ricoperto le funzioni di direttore generale proprio quel Davide Bonetti che nell’atto di costituzione di Sanità Futura, rappresentava proprio Fidimed. Su questo particolare ci siamo soffermati a verificare, così andando a ritroso abbiamo cercato di ricostruire il profilo del Bonetti, rispetto al quale Castellini appare un cistercense, ma abbiamo in particolare cercato di capire come i due soggetti si sono mutuati a vicenda, nelle diverse trasformazioni aziendali. Un dato è emerso in modo inoppugnabile: che entrambi – Castellini e Bonetti – sono faccendieri classificati dalla magistratura italiana e che il loro operato è consociativo, come fonte di reato. La loro presenza nel perimetro del Sant’Anna Hospital è motivo di preoccupazione per il futuro della clinica, delle maestranze, dei pazienti calabresi e perché no, anche di quella parte sana della proprietà Frontera che è stata truffata o che non ha voluto sottomettersi ai giochi mafiosi del clan Mancuso orchestrati su delega da Sally la cattolica.

In questo gioco di scatole cinesi o di matrioske abbiamo capito che le società di Castellini e di Bonetti cambiano ragione sociale, compagine societaria, si fondono o si scindono sempre dopo che sono state toccate, piegate o travolte da qualche scandalo finanziario, sempre dopo che la Guardia di Finanza ha guardato dentro i loro conti e soprattutto dentro la destinazione dei flussi di capitali, quasi sempre riconducibili ad operazioni di evasione fiscale.

Questo è sempre successo, così come ritorna in pista Fidimed affiancata da Davide Bonetti nello scandalo dell’ottobre 2021 che coinvolge la società Health Italia, società quotata su AIM Italia e attiva nel mercato italiano della sanità integrativa e della offerta di soluzioni per il benessere di famiglie e dipendenti di aziende, investita da un’indagine della Guardia di Finanza che ha portato al sequestro di oltre 21 milioni di euro per una presunta truffa ai danni di circa 1.500 investitori. Il titolo è sospeso dalle quotazioni con un ribasso teorico di oltre il 33% mentre viene anche sospesa l’operazione di spin-off che la Health Italia aveva lanciato sul mercato per la scissione del patrimonio immobiliare da quotare entro marzo 2022 col nome di Rebirth.

La data è quella del 14 ottobre 2021 e sulle pagine di MF-Milano Finanza, Elena Dal Maso ricostruisce la vicenda: «La società Health Italia è finita, anche se non direttamente, nell’inchiesta riguardante una truffa la distribuzione di polizze vita. Un’indagine partita nel 2018 quando il presidente di una fiduciaria operante fra Milano e Pesaro, Fidimed, ha presentato denuncia perché una ventina di clienti non aveva ricevuto il capitale allo scadere del prodotto. I reati ipotizzati sono associazione per delinquere, truffa e autoriciclaggio. Fra gli indagati, gli ex vertici di Health Italia, mentre la società è citata nel decreto di sequestro come episodio di autoriciclaggio. L’indagine è quindi partita tre anni fa da una denuncia nei confronti di Davide Bonetti, che all’epoca aveva collocato i prodotti per conto della fiduciaria, risultati alla fine privi di liquidità, senza essere iscritto nell’albo dei promotori finanziari. Si trattava di unit linked con sottostante fondi venduti con la promessa di un rendimento del 4%, cui aggiungere il 7% al raggiungimento di determinate condizioni. Nel corso delle indagini della Guardia di Finanza i clienti che avevano in mano le polizze sono saliti a 1.500 grazie al lavoro di indagine svolto dall’Ivass. Polizze sottoscritte da sicav maltesi (società d’investimento per azioni a capitale variabile), controllate da una società svizzera, controllata a sua volta da una sicav maltese, che ha usato le risorse per finanziarie alcune partecipate».

Siamo ritornati al core business di Castellini e Bonetti: la truffa. Questo è l’elemento, che come abbiamo detto è ricorrente e la preoccupazione per le sorti del Sant’Anna Hospital, perché come avremo modo di documentare Fidimed è solo un pezzo della narrazione di una serie infinità di attività illecite. Così accade pure che nella vicenda di Health Italia, dove c’è una fiduciaria Fidimed che denuncia un illecito alla GdF (?), ma le indagini scoprono che il migliore attore è Bonetti, che nel caso di specie opera per la stessa fiduciaria, che è stato direttore generale di Fidimed e che oggi, il 14 giugno 2022, si costituisce per conto della predetta fiduciaria milanese (Fidimed Fiduciaria Srl) nell’atto che formalizza la nascita di Sanità Futura sas. Siamo sempre più convinti che qualcosa non quadra e per questo siamo obbligati a tenere i faccendieri del CdA, i truffatori, i mafiosi e Sally la cattolica, sotto mira… Almeno fino a quando lo “stato” non si accorgerà di quanto sta accadendo.