Reggio. Liceo Scientifico Da Vinci, la “sceriffa” Corrado vuole la testa di chi la contesta: protagonisti e retroscena

Serafina Corrado

La sera del 31 agosto 2022, dopo avere pubblicato l’articolo riguardante la tragicomica deriva autoritaria di una ex reggente del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria (https://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-reggio-liceo-scientifico-da-vinci-la-deriva-autoritaria-della-ex-reggente-corrado/), alla nostra redazione arriva dalla posta elettronica certificata dell’Istituto Falcomatà-Archi di Reggio Calabria una letterina a dir poco minacciosa e sicuramente irrispettosa della libertà di stampa. La firma in calce alla letterina è della Dott.ssa Serafina Corrado, ex reggente del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria. Nel corpo della letterina così è scritto: “Vi ricordo che una testata giornalistica prima di procedere alla pubblicazione di un comunicato di tal fatta è tenuta a verificarne la fondatezza, procedura che non risulta essere stata adottata. Per tali motivi la scrivente diffida a voler rimuovere immediatamente il comunicato riservandosi di agire nei vostri confronti ai sensi dell’art.57 cp.”.

Purtroppo per la dirigente scolastica Corrado, non ci siamo lasciati intimidire dalle sue minacce e quindi non abbiamo rimosso proprio nulla dal nostro sito, anzi abbiamo voluto approfondire la vicenda che ha portato tre RSU del Liceo Scientifico Da Vinci di Reggio a firmare un comunicato sindacale in cui si denunciano alcune condotte dirigenziali aggressive e volte a spaccare le normali relazioni sindacali con una parte specifica della rappresentanza.

Abbiamo scoperto che non c’eravamo sbagliati per nulla sul fatto che eravamo davanti ad una deriva autoritaria di una dirigenza che usa il suo potere per punire chi non si adegua alla sua linea dirigenziale. Orbene, è utile fare emergere che la dott.ssa Corrado, in piena pandemia e con l’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico, pensa di pubblicare una circolare molto contestata. La circolare n.137 del 2 dicembre 2021 in cui viene anche scritto: “Beninteso, nel caso le somministrazioni avvengano anche di domenica, non si rende necessario alcun permesso”. In un momento particolare, dove veniva imposto al personale scolastico l’obbligo di inocularsi un vaccino sperimentale, la dirigente Corrado ostacolava il percorso vaccinale impedendo il permesso ai lavoratori e alle lavoratrici perché avrebbero potuto vaccinarsi la domenica.

Questa condotta è stata immediatamente evidenziata da una RSU della scuola, che ha diffuso nei canali social della scuola una nota sindacale tecnica e a difesa di tutto il personale scolastico.

Tanto bastava per mandare su tutte le furie la dirigente scolastica che per risposta convoca, per giorno sabato 11 dicembre 2021 alle ore 13:45, un Collegio docenti con un solo punto all’ordine del giorno: “Comunicazione Dirigente su circolare Docenti n. 137 / ATA n. 41 – Chiarimenti riscontro a nota RSU prot. n. 10862 del 04/12/2021”. Tale ordine del giorno viene in seconda istanza modificato, dopo la diffida della FLC CGIL di Reggio Calabria a non effettuare la riunione collegiale, perché illegittima e non pertinente. In tale Collegio docenti, che nonostante le diffide si è svolto, la dirigente scolastica fa un monologo e non consentirà la replica alla RSU che aveva scritto la nota. Il tutto è chiaramente scritto nel verbale del Collegio, che addirittura era stato videoregistrato con il consenso di tutti i presenti. Evidentemente per la signora Corrado, che persegue un’idea tutta sua di democrazia, il togliere la parola ad un componente del Collegio e il non consentire il diritto di replica, non è una deriva autoritaria, come il nostro giornale ha giustamente titolato a seguito del comunicato delle tre RSU del Da Vinci di Reggio Calabria.

Per senso di responsabilità, dopo avere chiesto ufficialmente un chiarimento con la dirigente scolastica, le RSU della FLC CGIL hanno firmato il contratto integrativo di Istituto ed hanno apprezzato il tentativo di una ritrovata, ma apparente, serenità.

La condotta “autoritaria” della dirigente Corrado torna con tutta la sua prepotenza a distanza di qualche settimana, saltando alcune informative da dare al responsabile sulla sicurezza e al responsabile del trattamento dei dati personali. A questo punto la Corrado passa alle maniere forti e “progetta” la richiesta di una sanzione disciplinare per una delle tre RSU, scrivendo all’ufficio dei procedimenti disciplinari di Reggio Calabria.

Veniamo a conoscenza del fatto che, in data 10 giugno 2022, la Corrado consegna una particolareggiata contestazione di addebiti a colui che aveva osato svolgere la sua funzione sindacale. In tale contestazione si mettono insieme una decina di post facebook scaricati dal profilo della RSU, la dirigente se li intesta tutti, come se fosse al centro del mondo e dei pensieri del contestato, per cui, attraverso l’uso della sanzione disciplinare, la preside Corrado pensava di avere “vinto” la partita.

Passano un paio di mesi è la contestazione fatta alla RSU viene archiviata per mancanza di prove, ma nel frattempo il comunicato sindacale, pubblicato nel pomeriggio del 31 agosto, dà l’opportunità alla Corrado di esercitare nuovamente l’azione di richiesta di sanzione disciplinare per tutti e tre i firmatari del comunicato sindacale. Si vorrebbe mettere il bavaglio alla normale critica sindacale, utilizzando nuovamente e per la seconda volta lo strumento sanzionatorio.

Tralasciando il fatto che questa storia ha dei risvolti molto più inquietanti di quanto non si dica, rimaniamo perplessi dell’atteggiamento di tale personaggio e del fatto che nessuno fermi la sua fame di rancore e di vendetta, volta a “vincere” un duello personale contro chi ha osato mettere in discussione la sua manifesta superiorità. Della serie io sono la dirigente, io comando e tu non devi rompere i coglioni. O se preferite come il famigerato Marchese del Grillo: io so’ io e voi non siete un cazzo… A vostra libera scelta.