Cosenza città dell’amicizia. A Cosenza siamo tutti amici. Chi più chi meno, ma sempre amici siamo. Cosenza è una città piena di tesori: chi trova un amico trova un tesoro, e a Cosenza gli amici spuntanu cumu i fungi. A Cosenza una spalla su cui piangere non manca a nessuno. Così come tutti hanno un citofono da suonare a qualsiasi ora. E se per caso ti trovi a Bologna nei guai, qualche amico disposto a partire a piedi (come cantava Cocciante) da Cosenza in tuo soccorso, si recupera sempre. A Cosenza uno non può avere un attimo di “bisogno” che subito si scatena un fuggi fuggi di amici che si vedono solo al momento del bisogno. Per non parlare dei patti, a Cosenza tutti fanno patti chiari solo per avere un’amicizia lunga. Ed è difficile anche trovare un amico disposto a prestarti del denaro, non per avarizia o mancanza di fiducia nella restituzione, ma per non perdere l’amico, che per noi cosentini conta più del denaro.
Nella città dell’amicizia ogni problema trova la giusta soluzione. L’amicizia è la moneta con cui si può comprare tutto. Una specie di magia in grado di realizzare ogni tuo desiderio. Basta avere l’amicizia giusta al posto giusto, e la fantasia diventa realtà. A Cosenza, si sa, tutto funziona “tramite amicizia”. Senza amicizia sono davvero pochi i sogni che si possono realizzare. Ecco perché noi cosentini all’amicizia ci teniamo tanto. Chi è senza amici giusti al posto giusto, scagli la prima pietra. Del resto non c’è niente di male in un affettuoso scambi di favori tra amici. L’amicizia, a Cosenza, è l’anima del commercio. Tramite amicizia si può chiedere tutto: dalla carta d’identità, che se c’è un amico al comune si fa subito, al posto fisso, all’alloggio popolare, l’esenzione di questo o quel ticket, il salto della fila all’ospedale, il disbrigo di questa o quella pratica. A Cosenza, diciamolo, conviene fare tutto tramite amicizia, che a seguire i canali ufficiali non è proprio cosa. E questo vale per ogni cosa, non solo per le questioni materiali. Anche per il riconoscimento di meriti, doti, ideali, capacità, appartenenze, si ricorre al tramite amicizia: le nostre qualità acquistano maggior pregio se ad avallarle è una sincera congrega di amici. E poco importa se l’autorevolezza degli amici è solo apparenza. L’amicizia ammette tutto. Persino dare “titolo” a chi non li merita. Per un amico questo e altro.
Tutto questa amicizia comporta però un rischio: amico di tutti, amico di nessuno, da qui ad “amici amici, amici u caxxu”, il passo è breve…









