Tragedia a Catanzaro, l’autopsia sui corpi dei tre ragazzi: morti per asfissia

Catanzaro – Erano integri i corpi di Saverio, 22 anni, affetto da autismo, Aldo (15) e Mattia (12 anni) Corasoniti, i tre fratelli morti nella notte tra il 21 e il 22 ottobre scorsi nell’incendio che ha distrutto il loro appartamento, in una palazzina popolare del quartiere Pistoia di Catanzaro. La morte dunque dovrebbe essere stata causata da asfissia. È questo un primo dato emerso dall’esame autoptico effettuato questa mattina dal medico legale nominato dalla Procura di Catanzaro, Giulio Di Mizio, con la supervisione dei periti della famiglia, Isabella Aquila e Pietrantonio Ricci. I coniugi Corasoniti/Mazzei sono rappresentati anche dagli avvocati Francesco Gigliotti e Valentina Macrì. Per avere un quadro piu’ esaustivo comunque si attendono anche i prossimi esami istologici e tossicologici, il cui esito confluira’ nella consulenza tecnica finale che il medico legale depositera’ entro 60 giorni. Restano in ospedale, intanto, sempre in gravi condizioni, il padre delle vittime, Vitaliano Corasoniti, di 42 anni, un altro figlio, Antonello (14), rimasti intossicati, ricoverati nel reparto Rianimazione dell’ospedale di Catanzaro; la madre Rita Mazzei (41), portata nel Centro grandi ustionati di Bari, e una sorella, Zaira Mara (10), che si trova nel reparto di Rianimazione pediatrica dell’ospedale Santobono di Napoli.