Iacchite’, sempre dalla vostra parte: grazie a tutti

Se non fosse che in quello che facciamo ci crediamo tantissimo, a quest’ora saremmo già scappati chissà dove. Avremmo staccato la spina a Iacchite’, e buona notte. Dato che ogni scusa è buona per la procura per darci addosso. Oltre che a sorbirci lamentele e bruciori di stomaco di questo o quel cliente dei politici che si sente attaccato, oppure di questo o quel boss che si sente offeso dai nostri scritti.

Qualcuno potrebbe dire: chi ve lo fa fare? Fate come fanno gli altri giornalisti, che si fanno i cazzi loro. Ma se avessimo fatto così oggi Iacchite’ non avrebbe i numeri che ha. Perché la gente è stanca della solita minestra riscaldata che il “monopolio” (ora rotto) dei giornali locali fino alla nostra venuta ha messo in tavola.

Un apparato, quello dell’ informazione locale, completamente in mano a politici corrotti e strozzini. Ecco perché la verità sparata da noi fa centro. Perché scriviamo cose che tutti sanno ma che non si possono dire pubblicamente, nonostante le conclamate verità. Che è cosa diversa dai “luoghi comuni” o dai pettegolezzi di quartiere.

Qui siamo di fronte ad un “sistema Cosenza” che tutti conoscono. Dove tutto gira intorno all’intrallazzo, alle conoscenze, all’apparanzamiantu. A chini appartiani? Solo se fai parte di questo sistema riesci a vivere. Tutto funzione in base aru “piaciri”: dalla carta d’identità all’appalto farlocco.

Questo è un dato inconfutabile, ecco perché la gente ci segue, perché sa che ciò che scriviamo è vero, perché lo ha vissuto sulla propria pelle. Ha visto con propri occhi abusi e soprusi. Ma non ha mai trovato qualcuno che la rappresentasse. Ed è qui, tra questa pieghe, che Iacchite’ si è “insinuato”, raccontando tutto quello che di losco e illecito gira nella pubblica amministrazione. Con fatti, nomi e circostanze.

Una novità assoluta nel panorama dell’informazione locale. Un modo, il nostro, di raccontare i fatti che ha spiazzato tutti: malandrini, politici corrotti, giudici disonesti, poliziotti infedeli, avvocati venduti e truffatori di ogni sorta. Abituati com’erano ad avere una stampa asservita ai loro voleri e sempre disposta a coprire misfatti e ruberie. Questo li ha destabilizzati, disorientati, resi vulnerabili ed esposti al pubblico giudizio. Una cosa inaccettabile per la cricca che subito si è organizzata per correre ai ripari. E per noi ogni giorno è una battaglia. Nel vero senso della parola.

La redazione è oramai un porto di mare dove è passata tutta la città: mafiosi, servizi segreti, corrotti, pentiti, informatori, spie, soggetti borderline. Ma anche tanta altra umanità: gente perbene, cittadini stanchi di abusi, uomini e donne che non ce la fanno più.

Ed è per loro, per voi, che resistiamo. Per i tanti esclusi da questo sistema che per vivere devono assoggettarsi a questo o quel politico infame. Per chi non arriva a fine mese, per chi spera in un futuro migliore per i propri figli. Capirei se a perseguitarci fossero persone chiamate in causa a sproposito da noi, ma chi vuole la nostra fine sono guappi e politici marpioni.

Eppure, cifra stilistica a parte, da quando abbiamo “aperto” non ne abbiamo sbagliata una. Ma nonostante ciò c’è sempre qualcuno che vuol far passare i nostri articoli per “inattendibili”, perché abbiamo scelto di “apostrofare” chiunque frodi, truffi, o vessi i cittadini, in malo modo.

La famosa o famigerata cifra stilistica. Usiamo aggettivi forti, e nomignoli, per tutti coloro che si macchiano di questo odioso delitto: saccheggiare la cosa pubblica a discapito di chi ha veramente bisogno. E questo dà fastidio ai puristi della lingua italiana. Chiunque abbiamo nominato alla fine è risultato per come lo abbiamo descritto. E per chi non è stato così, basta solo aspettare qualche altro giorno.

Abbiamo detto che non si sarebbero svolte le primarie due mesi prima e così è stato. Abbiamo anticipato il nome del candidato del PD quando tutti non sapevano dove parare: Lucio Presta. Abbiamo parlato di pentiti che fino ad ora sono stati tutti confermati ed altri saranno confermati, ci potete scommettere la testa, annullamento del TDL compreso.

Abbiamo spiegato tutto il sistema Calabria Verde, con nomi e cognomi. Siamo stati i soli ad anticipare, con non pochi problemi, dell’inchiesta per voto di scambio a Cosenza, Rende e Castrolibero. Abbiamo anticipato, così come deve fare una la stampa, notizie che altrimenti marpioni e giornalisti a mezzo servizio avrebbero coperto.

Del resto, senza farvi l’elenco, potete verificare voi stessi scorrendo le pagine del nostro sito, per capire da che parte sta la verità. Un lavoro difficile il nostro. Dove non nascondiamo la nostra paura. Perché per fare quello che facciamo noi , serve coraggio. Oltre che intuito e conoscenza.

Ma abbiamo deciso, nonostante tutto, di restare dalla vostra parte. Dalla parte degli onesti, di chi si sbatte per un lavoro, di chi si vede negare diritti, di chi non ha santi a cui rivolgersi. Non abbondoniamo la nave per le intimidazioni che ci rivolgono giudici corrotti e i loro sodali malandrini. Perché non vogliamo arrenderci, non la daremo mai vinta a questi delinquenti.

Continueremo ad essere la loro spina nel fianco. Non molleremo. E ce ne assumiamo ogni responsabilità. Non siamo eroi, ma solo stanchi di questo sistema e di questi metodi. Vogliamo anche noi vivere in una città normale. Dovete venire a prenderci direttamente e alla spalle. Perché fin quando avremo fiato in gola non la smetteremo di sbugiardarvi e darvi addosso, con ogni mezzo necessario e con tutti gli aggettivi possibili e immaginabili. Un grazie di cuore a tutti i nostri lettori che in questi giorni non ci hanno fatto sentire soli. Iacchite’ sarà sempre dalla vostra parte.

La redazione

GdD