Cosenza 2016, Gigino Incarnato ago della bilancia?

Luigi Incarnato

Gigino Tic Tac Incarnato è socialista nel DNA e in cuor suo, lo sappiamo, si sente un po’ Nenni e un po’ Mancini. I suoi idoli di gioventù. Diciamo subito che ci è simpatico e che, in un certo senso, rappresenta il riscatto delle classi più deboli.

Ara mmersa. Ci piace, nonostante tutto, perché i suoi alleati (pensate a Lucio lo straniero, per esempio) lo guardano dall’alto in basso, disprezzando il suo nobile passato (ed è veramente nobile) da meccanico-gommista e lo considerano (loro ca su ignoranti e cretini) inferiore.

Il nomignolo Tic Tac glielo aveva affibbiato compà Pinuzzu all’epoca in cui Incarnato era nella Uil, il sindacato di famiglia. Ma Luigi si è emancipato dalla stretta e dalla morsa dei Cinghiali e all’alba del nuovo millennio è diventato un politico di grido grazie soprattutto a Nicola Adamo e ad Agazio Loiero e, purtroppo, ha assunto gli inevitabili vizi del mestiere. Soprattutto quando si è trattato di gestire la Sorical. Anche se ha lasciato molte cose positive in tema di alloggi popolari e di finanziamenti per le classi meno abbienti.

“… Luigi Incarnato, assessore ai Lavori Pubblici durante il governo di Agazio Loiero – scrive l’autorevole collega Emilio Grimaldi -, è stato l’unica autorità pubblica, insieme al presidente del Consiglio regionale, con il potere di gestire le risorse idriche calabresi: la So.Ri.Cal (società mista, il 53,5 è in mano alla Regione). E non lo ha fatto. L’unico che potesse indirizzare la gestione verso una maggiore trasparenza e delle unità lavorative e delle infrastrutture regionali. E non lo ha fatto. L’unico che potesse mettere in riga gli avvoltoi della Veolià per una gestione più pubblica dell’acqua che, fino a prova contraria, appartiene esclusivamente ai calabresi. E non lo ha fatto…”.

Non per colpe esclusivamente sue, sia chiaro. Ma perché ormai è entrato a far parte di un sistema che gli assicura comunque un tenore di vita molto alto. Tra Sorical, Consiglio regionale e compagnia cantante. Fa parte del gioco.

Oggi Gigino è seriamente impegnato per le elezioni di Cosenza e insieme a Luigi Guglielmelli è il dirigente politico che scandisce i tempi della coalizione. I maligni dicono che anche lui sta avendo problemi a fare la lista del suo PSI, nonostante gli incarichi e un bel po’ di potere contrattuale. E, sempre gli stessi maligni, affermano che se non ci pensasse Nicola a completare il gruppo, rischierebbe addirittura di rimanere con la lista monca.

Incarnato, se proprio dobbiamo dirla tutta, avrebbe fatto anche carte false per far passare la candidatura a sindaco di Franz Caruso ma l’operazione non è andata in porto e lui si è messo disciplinatamente a disposizione.

Proprio per oggi ha indetto una riunione di coalizione alla quale non parteciperà il candidato sindaco designato. Se la sentirà, Gigino, di metterlo in discussione? Forse sì forse no.

Ma non sarebbe male che qualcuno lo aiutasse. O no?