di Francesco Abbonante, direttore della SOC di Chirurgia Plastica Ricostruttiva Ed Estetica presso Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio Catanzaro
Oggi è venuto meno un grande uomo. Un grande combattente, nella vita e nella professione ed un grande esempio per gli ammalati di un male che, per fortuna, non è più, sempre inesorabile, come lo è stato questa volta per Lui.
Gianluca, mi piace chiamarlo così, perché Lui apparteneva un po’ a tutti gli amanti della vita e dello sport, ha saputo, con la sua immensa generosità ed il suo altruismo, pensare anche alle donne Calabresi, insieme al suo fraterno amico, Massimo Mauro.
Gianluca e Massimo hanno creato, una fondazione che potesse aiutare gli ammalati di malattie neuro degenerative, che troppo spesso sono pazienti giovani. Hanno creato una rete di strutture sanitarie per combattere questo male, su tutto il territorio nazionale , hanno attivato i centri NEMO, super specializzati nella ricerca e la cura della SLA.
Ma non si sono limitati a questo .
Con la loro immensa umanità e quel raro sentimento, di cui erano ricchi, che li ha portati a non chiudersi in una propria egoistica campana, fatta di sfarzo, agiatezza, ricchezza, hanno lottato per aiutare chi aveva bisogno e non aveva la forza e la possibilità di difendersi da solo.
Gianluca, lo chiamo così, perché pur non essendoci mai incontrati, mai guardati negli occhi, ha accettato incondizionatamente la nostra richiesta di aiuto, che gli era stata proposta dal nostro amico e concittadino, Massimo Mauro.
La nostra Breast Unit, a Catanzaro, nel centro della Calabria, è diventata una realtà per la cura del tumore della mammella in Calabria, anche grazie a quel gesto generoso che Gianluca e Massimo hanno voluto fare a favore delle donne Calabresi.
Gianluca e Massimo hanno donato a tutta la popolazione di questa periferica regione, in perenne piano di rientro, in una Italia dalle troppe contraddizioni, per quanto riguarda i Livelli essenziali di assistenza, una macchina sofisticata, dal valore di diverse centinaia di migliaia di euro, che consente precoci diagnosi di tumore della mammella. Questa macchina, il Mammotome, che tante donne ha già consentito di curare e guarire, probabilmente non sarebbe arrivata nella nostra terra, ancora per molti anni.
La commozione per la scomparsa di questo gentiluomo dal perenne sorriso e dalla voce dolce e suadente, mi pervade, sento il bisogno di abbracciare Massimo, perché comprendo il suo dolore in questo triste momento e sento il dovere di esprimere il cordoglio a nome di tutti i componenti della Breast Unit della azienda Ospedaliera di Catanzaro e di tutte le donne Calabresi che grazie a Gianluca e Massimo potranno vincere la battaglia contro il cancro.