Buongiorno Vietnam! Parte il Congresso nazionale Pd
Grande attenzione alle nostre latitudini per il congresso nazionale del Partito Democratico. Quattro sono le mozioni in campo: Bonaccini, Schlein, Cuperlo e De Micheli. Premesso che Bonaccini ormai ha già vinto, è interessante osservare chi sta con chi nel variegato panorama del Pd Cosenza.
In casa Guccione (ancora saldamente nel Pd nonostante gli schiamazzi del faccendiere… Mazzuca, pensate voi a che livello siamo arrivati) ad esempio regna il caos. Guccione continua a giurare fedeltà all’ex Ministro Orlando fino alla morte e dunque si sta organizzando per sostenere Elly Schlein, ma anche i suoi fedelissimi Salvatore Monaco, sindaco di Spezzano Sila e Matteo Lettieri, sindaco di Celico, fomentati dal faccendiere di cui sopra, sarebbero passati armi e bagagli con Bonaccini lasciando Carletto il maialetto praticamente da solo, asserragliato insieme ai suoi ultimi fedelissimi nella Segreteria di Piazza Europa a Cosenza, un tale “trenuccio” di Acri e il Segretario del circolo di Fagnano Castello. Allora Carletto, per salvare le apparenze e portare almeno qualche voto alla Schlein avrebbe chiuso un accordo con Boccia per portare Maria Locanto, Presidente provinciale Pd Cosenza, sulle sue posizioni. Almeno in due qualcosa dovrebbero spostare ed è cosi che è formalmente nata la nuova area Guccione-Locanto con l’obiettivo di monopolizzare la scena della mozione Elly della Provincia di Cosenza, con la benedizione romana di Orlando e Boccia e l’aiuto esterno della Cgil.
Cosa ha ottenuto Mazzuca dalla sua rottura con Guccione? O meglio, in cosa si materializzano i “30 denari” della sua ricompensa, dal momento che tutti sanno quanto sia bravo nell’arte del… tradimento? Ma nella Presidenza della Commissione congressuale provinciale, organo strategico che deciderà le sorti del congresso. Pare sia stato lo stesso Bonaccini a chiedere che Mazzuca potesse essere eletto. Tutto torna. L’operazione di Mazzuca però non è isolata. Sarebbe stata coordinata da Pecoraro, Segretario provinciale da circa un anno, che avrebbe portato lo stesso Mazzuca da Bonaccini a Bologna per chiudere l’accordo, insieme alla Stefania Covello e alla Maria Pia Funaro, dichiarando di fatto guerra a Guccione ma facendo finta di dissentire anche dalla Bruno Bossio, che si è messa la maglietta di Paola De Micheli e promette battaglia contro Bonaccini, con tanto di guerre fra bande in scenari caldi come quello rendese. Madame Fifì tuttavia non s’è scomposta più di tanto davanti alle piroette di Mazzuca-Giuda e di sera, quando nessuno li vede, lo frusta insieme al marito con il gatto a nove code…
Cosa avrebbero chiesto però i nuovi bonacciniani in cambio del sostegno? Oltre alle mani libere per rottamare tutti gli over 50 del partito anche l’espulsione di Graziano Di Natale dal Partito, ex referente di Bonaccini in Calabria, reo di non aver fatto votare Pd alla Camera alle ultime elezioni politiche.
Più tiepida la posizione dei consiglieri regionali Bevacqua e Iacucci, che dovrebbero approdare su Bonaccini e che adesso hanno formato una nuova componente locale del Pd chiamata i “rigenaratori”. Pensate voi che barzelletta!
Molto complessa invece la posizione di chi sta con Cuperlo. Il principale sponsor della mozione Cuperlo è Mario Oliverio. Pecoraro, senza confrontarsi con nessuno, avrebbe da settimane aperto al ritorno di Oliverio facendo tornare i suoi tesserati nel circolo di San Giovanni in Fiore e legittimando lo stesso Oliverio con la sua presenza all’evento di Cuperlo a Lamezia. Questo avrebbe scatenato le ire di tutti i colonnelli del Pd cosentino e regionale. Per questo sarebbe stato bloccato con l’intimazione di fermare l’operazione e cessare i contatti con Oliverio pena la crisi della federazione provinciale. Da qui l’esclusione degli amici di Mario Oliverio della Commissione provinciale congressuale, fatto che avrebbe comportato la minaccia di alcuni fedelissimi di Mario di occupare e incatenarsi presso la sede del PD Cosenza. Presto aggiornamenti.