E’ una tragedia immane quella avvenuta all’alba di questa mattina nelle acque del Crotonese. Un barcone carico di migranti che stava per raggiungere la spiaggia di Steccato di Cutro alla foce del fiume Tacina si è improvvisamente spaccato in due parti, probabilmente anche a causa del mare agitato. Molti migranti sono stati travolti dalle onde e sono caduti in mare. Tra essi anche donne e bambini. Al momento sono già 60 i corpi recuperati. Lo confermano all’agenzia giornalistica Agi i carabinieri. Proseguono le ricerche in mare. Sul posto ci sono carabinieri, polizia, guardia di finanza, guardia costiera, e Croce Rossa.
E’ destinato ad aggravarsi il bilancio delle vittime del naufragio avvenuto all’alba di oggi davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro. Soccorritori e forze di polizia stanno via via recuperando i corpi dei migranti caduti in mare dal barcone sul quale navigavano, spezzato in due dalla furia delle onde. Il mare al momento è molto mosso. Tra i corpi recuperati ci sono anche quelli di bambini piccoli. Secondo la drammatica testimonianza di un vigile del fuoco intervenuto per prestare i soccorsi tra i primi corpi portati a riva c’è quello di un bimbo di pochi mesi.
Secondo la testimonianza di un responsabile della Croce Rossa italiana presente sul luogo del naufragio i cadaveri finora recuperati sarebbero saliti a 60, mentre i sopravvissuti sarebbero una cinquantina. Tra le vittime un bambino di 7 anni e uno di pochi mesi. Fonte: Il Crotonese
Ai corpi trovati sulla spiaggia – la maggior parte in località «Steccato», uno sul litorale di Botricello – si aggiungono infatti quelli localizzati in mare che devono ancora essere recuperati. Sarebbero inoltre una trentina i profughi accompagnati in Pronto Soccorso a Crotone con sintomi di ipotermia. Le forze di polizia ritengono che sul barcone naufragato viaggiassero tra i 200 e i 250 migranti, provenienti per lo più da Iran, Pakistan e Afghanistan.
“Sulla barca eravamo in 250”
É destinato dunque ad aggravarsi pesantemente il bilancio delle vittime del naufragio di migranti a «Steccato» di Cutro. I circa cinquanta superstiti trovati sulla spiaggia hanno raccontato ai soccorritori, infatti, che sul peschereccio su cui viaggiavano, che si è spezzato in due a causa del mare molto mosso, erano almeno in 250. Sull’imbarcazione, partita dalla Turchia, erano stipati iraniani, afghani e pakistani. Al momento risultano disperse quasi un centinaio di persone.
E’ stato un pescatore dare l’allarme per il naufragio di migranti avvenuto poco prima delle cinque del mattino sulle coste di Steccato di Cutro. L’uomo, che transitava nella zona, ha notato l’imbarcazione già distrutta e alcuni corpi galleggiare in acqua. Al momento la macchina dei soccorsi è impegnata nella ricerca dei dispersi e a recuperare i cadaveri dalle acque. La corrente molto forte li spinge verso sud, nella zona di Praialonga, rendendo difficoltose le operazioni.