I Contratti istituzionali di sviluppo in riva allo Stretto sono stati un totale flop. A distanza di mesi dalla bocciatura dei progetti (o per meglio dire dalla mancata valutazione degli stessi) non è stata fornita alcuna risposta alla Città metropolitana che li aveva presentati. Quindi è stata archiviata tutta la pratica dei Cis che avrebbe dovuto portare in città e nell’area metropolitana milioni di euro e che invece si sono trasformati in semplici annunci con tanto di riunioni e politici arrivati in città. Né dall’Agenzia di Coesione e né dalla Regione ci sono stati aggiornamenti sul tema e quindi tutto può essere archiviato come un grande bluff. Forse uno dei più esilaranti e aleatori allo stesso tempo, dal momento che non ci può essere neppure uno strascico di ricorso giudiziario. Dal momento che non era un bando ma solo una selezione di progetti da finanziare.
Milioni di euro persi con gravi ricadute sul territorio, nessuna risposta ed è rimasto solo il disappunto di Versace. Il sindaco metropolitano facente funzioni nei mesi scorsi era furibondo: «L’invio ritardato dei progetti da parte della Regione Calabria, cui competeva il lavoro di preistruttoria sui Contratti istituzionali di sviluppo, ha determinato l’esclusione di un intero territorio da parte del Ministero e dell’Agenzia della Coesione. Un fatto che probabilmente non ha precedenti nella storia delle relazioni istituzionali. Un ritardo burocratico, non sappiamo quanto di matrice politica, ha prodotto l’esclusione arbitraria di progetti importantissimi per il nostro territorio, per un totale complessivo di circa 25 milioni di euro, letteralmente scippati alla Città metropolitana. Progetti che erano stati concertati con i Comuni e che risultano fondamentali nel percorso di sviluppo dell’intero comprensorio metropolitano.
Adesso il presidente Occhiuto e l’intera compagine di governo regionale, a cominciare dalla delegazione reggina che compone la Giunta e la maggioranza, devono delle spiegazioni ai cittadini reggini. Com’è possibile che si sia arrivati a tanto? La Città metropolitana, insieme a tutti i comuni del comprensorio metropolitano esclusi dal masterplan dei Cis, sono pronti a far valere le loro ragioni. Chi ha permesso di penalizzare un’intera comunità in nome di non si sa di quali interessi politici o elettoralistici adesso dovrà risponderne personalmente”.
E ancora: “Pretendiamo delle spiegazioni, così come ci aspettiamo che proprio in nome del danno prodotto al nostro territorio, la Regione Calabria, questa regione a trazione antireggina, sia il primo ente a chiedere al ministero una pronta rimodulazione dei Cis, inserendo i progetti presentati dalla Metro City che ad oggi evidentemente non sono stati nemmeno valutati”. Spiegazioni che ad oggi nessuno ha dato e che confermano come sui Cis (Contratti istituzionali di sviluppo) tutto si è concluso con sole parole e annunci. E qualche briciola.