Casali del Manco, traballa la candidatura di Francesca Pisani. La guerra nel Pd e “mister X” che aspetta

In queste settimane, ci sono grandi movimenti per le elezioni amministrative di Casali del Manco in vista della chiusura delle liste che dovrà avvenire il 14 aprile e l’Amministrazione uscente di centrosinistra (ma che governa con… Fratelli d’Italia) sembra uscire più divisa che mai da questa esperienza.  
Una parte della giunta guarda al centrodestra a guida Stefania Rota, nota imprenditrice del campo dei salumi San Vincenzo, e si è affidata alle mediazioni della famiglia Morrone oltre a quelle già note degli Occhiuto fin dai tempi in cui la Rota era sindaco di Spezzano Piccolo, per mantenere le importanti deleghe in giunta già detenute in questo momento.  
Una parte del Pd, rappresentata da Michele Rizzuti, assessore ai Lavori Pubblici in passato vicino a Guccione, e Fernando De Donato, capogruppo Pd in Comune e in Provincia vicino a Bevacqua, sono orientati a sostenere la candidatura di Francesca Pisani, già assessore uscente vicina a Nicola Adamo.
Un’altra parte del Pd rappresentata dall’ex sindaco di Trenta Claudio Carravetta e dall’ex Segretario di Circolo Wladimiro Parise promuovono il dialogo con l’opposizione progressista rappresentata dall’ex sindaco di Casole Salvatore Iazzolino, dall’ex sindaco di Trenta Ippolito Morrone e dall’ex sindaco di Pedace Marco Oliverio.  
In tutto ciò, il sindaco in carica Nuccio Martire, deciso a non ricandidarsi, sarebbe risentito dal non essere stato considerato nella scelta del suo successore dalle persone che hanno sostenuto a vario titolo la sua esperienza.  
In questo marasma, chi candiderà il centrosinistra e, particolar modo, il Partito democratico? Per sciogliere la matassa, c’è stata una riunione al regionale con Nicola Irto che avrebbe chiesto, con il supporto dei big cosentini, primarie. Tuttavia, il circolo locale si sarebbe rifiutato e trincerato dietro l’indicazione di Francesca Pisani, assessore uscente per anni considerata vicina a Nicola Adamo e i cui rapporti pare siano tornati ottimi.  
Fin qui niente di strano, soliti problemi interni. Invece l’anomalia è stata che la candidatura di Francesca Pisani sarebbe stata promossa e sostenuta politicamente dall’ingegnere Ferruccio Celestino che non solo è fra i più influenti membri del direttivo di circolo Pd a Casali del Manco ma è anche il Capo dell’ufficio tecnico comunale, con la paradossale conseguenza che un dirigente comunale non si è astenuto sulle valutazioni politiche per scegliere il suo Capo. Come se non bastassero poi a Celestino gli incarichi a scavalco collezionati in questi anni in tutta la Presila da Zumpano, a Pietrafitta, da Spezzano Sila, a Celico, che ne hanno fatto una vera autorità nel campo dei contratti pubblici di lavori della Presila.  
Altro sostegno di peso per la Pisani sarebbe, secondo alcuni ben informati, poi provenuto dal segretario comunale Pietro Manna, nome fra l’altro circolato come candidato a sindaco di Cosenza per la destra. Che al contrario di Celestino è stato però più discreto e non si è mosso in una cornice pubblica.  
La domanda, dunque, che ci viene spontanea è: secondo voi è normale che i dirigenti comunicali scelgano il candidato a sindaco di un partito? In caso di vittoria, dunque, sarebbe il loro candidato a sindaco a dovere dare loro ordini e direttive? Ci sembra evidente che ci sia un conflitto di interessi almeno politico.
Nel frattempo, la candidatura della Pisani è stata vista come una porta chiusa in faccia alla colazione di centrosinistra, con particolare riferimento a Sinistra italiana, Verdi, Movimento 5 stelle e liste vicine a De Magistris, che hanno chiesto di aprire un dialogo con gli ex sindaci dell’area progressista Ippolito Morrone, Marco Oliverio e Salvatore Iazzolino per individuare un nome di superamento. Un “mister X” che viene tenuto al coperto e potrebbe essere la carta vincente per una coalizione da opporre a quella che sosterrebbe Francesca Pisani. 
In questo panorama, da Roma sarebbe stato dato mandato alla nota Maria Locanto, Presidente provinciale del Pd, di fermare la candidatura della Pisani per non compromettere il dialogo nel centrosinistra e per non far esplodere un caso di conflitti d’interesse ed aprire la porta del dialogo con Morrone, Iazzolino e Oliverio. Attenderemo sviluppi.