Mazzette in Corte d’Appello, la procura di Salerno chiede la condanna a 6 anni di reclusione per Marcello Manna

La Procura di Salerno ha chiesto la condanna a 8 anni di reclusione per Marco Petrini, ex presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro, e 6 anni di carcere per Marcello Manna, sindaco di Rende attualmente sospeso. I due, coinvolti in un procedimento penale collaterale all’inchiesta convenzionalmente denominata “Genesi“, sono accusati di corruzione in atti giudiziari aggravata dalle modalità mafiose.

L’ex primo cittadino di Rende, difeso dall’avvocato Nicola Carattelli, è accusato di avere corrotto l’ex magistrato, difeso dall’avvocato Francesco Calderaro, in modo – scrivono gli inquirenti – da ottenere una sentenza favorevole al suo assistito Francesco Patitucci il quale era stato condannato a 30 anni di carcere – in primo grado – per il delitto di Luca Bruni, poi assolto dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro. La pubblica accusa, al termine della requisitoria, ha formulato una richiesta di condanna per entrambi gli imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Il processo proseguirà nella giornata di venerdì 12 maggio.

Secondo l’accusa, il 30 maggio del 2019 Manna avrebbe consegnato a Petrini cinquemila euro in contanti. In cambio Petrini, secondo quanto é detto nel capo d’imputazione, avrebbe “alterato la dialettica processuale inquinando, metodologicamente, l’iter decisionale della Corte d’assise d’appello da lui presieduta” assolvendo Patitucci, difeso da Manna.