Gli abitanti di viale della Repubblica a San Giovanni in Fiore avevano visto bene ad inoltrare una denuncia alla Procura della Repubblica di Cosenza nella quale hanno messo in risalto la pacchiana e grossolana distrazione di fondi in favore della realizzazione di un’isola pedonale su via Roma che la stragrande maggioranza dei sangiovannesi ha avversato.
I reali sono andati avanti a tamburo battente e delle proteste non hanno voluto sentir parlare.
Oggi l’Ufficio Tecnico svela l’imbroglio: pubblica una determina nella quale autorizza la ditta Veltri, che ha eseguito i lavori sull’isola pedonale, a subappaltare poche decina di migliaia di euro, 63 mila euro per la precisione, ad una ditta, “Calabria Rocce”, per eseguire questa elemosina di lavori.
Che cosa si mette in sicurezza con 63 mila euro? Perché la ditta che ha eseguito i lavori su via Roma – certificando falsamente che sono stati realizzati a Serra Cappuccini – non ha proseguito? Evidentemente non ha le competenze per operare sul dissesto idrogeologico.
Circa 700 mila euro li hanno buttati su un’opera che ha tagliato in due la città!
L’imbroglio è stato scoperto. L’hanno scoperto loro pubblicamente come si legge dalla determina.
Ora le autorità competenti devono trarre le giuste conclusioni. Hanno tantissimi elementi per dare risposte ai residenti di viale della Repubblica. Se lo vorranno o meglio se non arriva prima il “magico” Cozzolino, che in combutta col procuratore Gattopardo insabbia tutto.
Ma la cosa più scandalosa è che il RUP (responsabile unico del procedimento) è il cameriere Martire nonché scagnozzo di Marco ‘mbroglia, il quale non ha le competenze per essere Rup in un lavoro del genere come dice specificatamente la legge… Ma anche in questo caso a San Giovanni ormai si è sparsa la voce che la legge sono “loro”. O no?