Maierà, la resa dei conti è vicina? Il Procuratore Bruni sta per chiudere il cerchio

di Saverio Di Giorno

Per dirla con gergo calcistico: quale sarà il capitolo conclusivo della procura di Paola nell’era Bruni? Avvicinandosi le date del rinnovo dei vertici di molte procure calabresi occorre cominciare a tirare le fila di quanto svolto. Eppure, per la Procura di Paola forse, prima di porre un punto, occorre scrivere un capitolo conclusivo che pare – secondo ormai molte voci insistenti – si stia per scrivere.

Il monitoraggio delle attività delle procure è un tema delicato in Calabria perché il lavoro da fare è tanto, le segnalazioni di cittadini che transitano dagli uffici giudiziari e poi inascoltate (spesso) nelle redazioni dei giornali si accumulano. Le connivenze tra potere giudiziario, politico ed imprenditoriale si sprecano: ecco perché c’è apprensione sempre nelle nomine e nelle attività delle Procure. E quella del Procuratore Bruni aveva certamente rincuorato molte. Una procura teatro di ispezioni e casa di togati torbidi aveva visto finalmente un coinquilino con una storia importante e specchiata, con anni di esperienza nella lotta alla ‘ndrangheta e ai colletti bianchi. E in effetti le indagini dirette da Bruni hanno mostrato un cambio di passo: non solo droga e bande militari, ma soprattutto sindaci, appalti, professionisti. Per la prima volta si è parlato di massonerie. Alcuni procedimenti hanno retto, altri si sono sgonfiati e altri lo vedremo. Su tutti restano i dati storici, gli episodi e i giudizi politici su cui poco ancora si è discusso e su cui Chiesa, politica e società hanno fatto finta di nulla. Ecco, quindi, che sempre su questo filone pare stia per scriversi quello che sarà forse il capitolo conclusivo.

Secondo sempre più voci, confermate da fonti attendibili pare che la Procura stia scandagliando la rete di incarichi, rapporti familistici e atti che hanno il loro epicentro con tutta probabilità nel comune di Maierà e forse non solo in quello. Più di qualcuno aveva segnalato in redazione acquisizioni di documenti e atti. Non ci sorprenderebbe, d’altra parte, che le ipotesi su cui stiano lavorando riguardino episodi, nomi e cognomi di cui più volte abbiamo scritto e riferito sulla base di segnalazione e veri e propri esposti riportati alle autorità competenti. Non ci sorprenderebbe neppure se poi venisse fuori che le scosse arrivino altrove dal momento che Maierà è solo uno degli snodi di spartizione. E i legami tra incarichi, affidamenti e provenienze sono molto stretti e ricorrenti e per questo avevamo chiesto più volte di approfondire. Certo, Maierà desta particolare attenzione dal momento che è uno dei comuni interessati dalla tornata elettorale.

Se queste voci troveranno seguito o si dissolveranno come altre volte è successo lo sapremo solo poi. Se Bruni riuscirà a battere un ennesimo colpo o se talpe e cavilli bloccheranno l’azione come già era successo in altre occasioni secondo quanto fuoriuscito sulla stampa. Quello su cui però si può fare una previsione è che ancora una volta gli elementi di discussione politica ci sono, ma manca chi li raccoglie per intavolare un serio ragionamento di rinnovamento.