Sila-Mare crollata. I tragicomici tagli del nastro di Pino Gentile (2014) e Mario Oliverio (2016)

La Casta massomafiosa rigorosamente bipartisan (nessuna differenza e disarmante complicità tra centrodestra e centrosinistra) ha delegato il parassita per eccellenza ovvero l’attuale presidente della Regione Robertino/a Occhiuto a fare l’ennesima passerella per difendere l’indifendibile. Ovvero un ponte clamorosamente crollato proprio nello stesso periodo nel quale lui e altri mezzi uomini ciarlano della costruzione del… Ponte sullo Stretto. Il parassita di cui sopra, che è dotato di faccia come il culo, ha avuto l’ardire di affermare: “Si tratta di un ponte costruito soltanto nove anni fa dai Comuni del posto – dai Comuni della Comunità montana Destra Crati – Sila Greca”… Un patetico tentativo di scagionare la Casta massomafiosa di cu sopra da lui plasticamente rappresentata.

La Comunità montana Destra Crati-Sila Greca, infatti, altro non era (perché di fatto non esiste più ormai dal lontano 2013) che una penosa estensione del potere della stessa Casta massomafiosa della quale porta avanti gli interessi ovvero la Regione Calabria. Ed è così palese e chiaro che non ci sarebbe neanche bisogno di ricordarlo, se il parassita non avesse provato a mistificare e occultare la verità, come sempre, del resto. 

Di seguito, una serie di testimonianze che rivelano qual è invece la verità dei fatti. Partendo dal giugno 2014 ovvero da quando è stato inaugurato il tratto di strada miseramente crollato l’altro ieri. L’articolo è di Francesco Madeo. 

18 giugno 2014

Sembra finalmente giungere a una prima e importante conclusione la lunga “storia” relativa alla costruzione della Strada Longobucco-Mare lungo il fiume Trionto. Dopo quasi trenta anni dall’inizio dei lavori, infatti, entro fine  giugno sarà reso transitabile il primo tratto di strada e ultimato il primo lotto lavori che consentirà il collegamento del centro abitato fino al bivio della frazione Ortiano. Conferme in tal senso sono giunte al termine dell’incontro svoltosi fra l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Pino Gentile con la Direzione lavori e il responsabile dell’Impresa costruttrice. Dunque, dopo anni di attesa, lunghi periodi di fermo lavori, dopo centinaia di manifestazione di proteste e incontri presso gli enti istituzionali interessati, il sogno dei longobucchesi e degli abitanti dell’intera vallata del Trionto sembra parzialmente realizzarsi.

Con l’apertura del primo tratto, oltre ad accorciare notevolmente i tempi di percorrenza fino alla costa, si potrà finalmente evitare di percorrere il tratto di strada lungo la statale 177 interessata a fenomeni di dissesto idrogeologico ed a continui smottamenti con cadute di massi e frane che procurano pericoli costanti agli automobilisti (la stessa statale in questo tratto è ufficialmente ancora considerata chiusa al traffico nelle ore notturne da parte dell’Anas dopo gli eventi alluvionali del 2009). L’apertura del primo tratto di strada infonde anche fiducia e speranza circa l’intero completamento dei lavori della strada che consentirà l’apertura di un’importante asse viario fra la Sila e il Mare, per tale ragione la stessa arteria è considerata dal Governo nazionale e dalla Regione quale opera strategica ai fini dello sviluppo della Calabria.

Per la realizzazione del secondo lotto lavori fino al ponte Manco, è in corso la procedura di appalto mentre per il definitivo completamento fino a Mirto Crosia esiste un impegno di spesa da parte della regione. Cittadini, istituzioni, associazioni sperano che i prossimi lotti in costruzione seguano un iter più veloce che consenta in tempi brevi di vedere realizzata tutta la strada. In questo senso è stato costituito un comitato cittadino denominato “pro-strada” al fine di monitorare costantemente i tempi di realizzazione e l’iter di finanziamento avviati. L’assessorato regionale ai Lavori Pubblici prenderà nei prossimi giorni contatti con l‘amministrazione comunale.

Passano una decina di giorni ed eccoci al racconto della tragicomica inaugurazione e del taglio del nastro effettuato personalmente dal “capo” ovvero Pino Gentile, della famiglia dei Cinghiali di Cosenza, all’epoca assessore regionale della Giunta Scopelliti (arrassusia…). L’articolo è di Fabio Giuseppe Russo ed è stato pubblicato dal giornale on line Paese 24.

30 giugno 2014

Doveva essere una magra consolazione, un bicchiere mezzo pieno, un “meglio tardi che mai”, Invece si è trasformata nell’ennesima beffa. Con buona pace della carovana lunga 30 anni di politici “ambidestri” dediti alle passerelle. Passerelle, certo, perché per quanto riguarda le strade, meglio lasciar perdere.

Lo spettacolo che è andato in scena il 30 giugno 2014, degno della peggiore tradizione tragicomica, conferma la morale di certo teatro. E cioè che la realtà supera spesso la fantasia.

Procediamo con ordine. L’onorevole Pino Gentile, assessore ai Lavori Pubblici della Regione, giunto a Longobucco, si accinge in mattinata ad effettuare il taglio di un nastro lungo decenni, e che dovrebbe rappresentare l’inizio della fine dell’isolamento di questa fascia silana. Ad opera completata, s’intende…

Tornando “su strada”, dunque, a pochi minuti dal taglio, iniziano a circolare le prime voci, poi confermate dai rappresentanti della ditta costruttrice, circa l’esigenza di mantenere ancora chiuso al traffico per qualche giorno il tratto appena inaugurato per il disbrigo degli ultimi adempimenti tecnici scatenando la protesta dei longobucchesi. Ed ecco la beffa.

Una doppia beffa, anzi. In termini di transitabilità, interdetta a pochi minuti dal taglio del nastro, ed in termini di sperpero di risorse pubbliche, veramente mai interrotto. Un giallo, se vogliamo. Giallo come la segnaletica orizzontale presente sulla Sila-Mare che, notoriamente, indica un tratto di strada non in ottima salute, o quantomeno precario. E che già avrebbe dovuto far pensare. Il giallo del giallo.

La fretta è cattiva consigliera, di solito. E la velocità e le modalità con le quali il tutto è avvenuto, ai più scettici e malpensanti, potrebbero apparire se non altro strane. Una mezza forzatura. Considerata la situazione in Consiglio regionale, con le forze politiche impegnate a districarsi tra guai giudiziari e diatribe partitiche per le prossime elezioni (si svolsero a novembre 2014, ndr) inaugurare un primo, piccolo tratto di strada (costruito in 30 anni di polemiche) per richiuderlo al traffico subito dopo, pubblicamente, non sembra affatto una furbata. Soprattutto se uno dei problemi riguarda la futura gestione e manutenzione dell’arteria.

Tra “interessamenti”, “prese a cuore”, “giri di vite”, proclami, annunci e addirittura un taglio del nastro, in 30 anni, c’è solo un tratto di strada “a tempo” aperto a rischio e pericolo di chi lo percorre e con un limite di 40 km orari per giunta.

Il tratto della Sila-Mare inaugurato e subito chiuso

I problemi “tecnici” vennero risolti in qualche giorno e la strada iniziò ad essere percorsa. C’era tuttavia – come emergeva dall’articolo di Fabio Giuseppe Russo – da risolvere anche il problema della gestione e della manutenzione dell’arteria e allora saltiamo al 2016 quando alla Regione, finita burrascosamente l’era di Peppe Scopelliti, si è insediato Mario Oliverio, che altri non era e non è che un “compare” e “fratello” dei suoi predecessori e in particolare di compa’ Pinuzzu u cinghiale, con il quale ha sempre fatto finta di litigare perché in realtà hanno sempre mangiato nello stesso “scifo”. 

Viene stilata una convenzione tra Regione Calabria, Comunità Montana e Provincia di Cosenza ed è agevolissimo dimostrare che la Regione Calabria diventava ed è ancora a tutti gli effetti “proprietaria” della strada. Per come emerge chiaramente dai documenti. Fatti e non chiacchiere. 

E così arriviamo al fatidico luglio 2016, quando è Mario Oliverio detto Palla Palla in persona ad inaugurare il secondo lotto della stessa strada. 

dal Quotidiano della Calabria

Strada Sila-Mare, completate le procedure di collaudo per i lotti realizzati fino a frazione Manco. Nel pomeriggio di ieri iil presidente della Giunta regionale Mario Oliverio è stato a Longobucco per consegnare il tratto di strada all’amministrazione provinciale.

A lavori ultimati si impiegherà meno di mezzora per raggiungere la Sila dalla statale 106 e viceversa: una vera rivoluzione (!!!, ndr) per la promozione turistica della Sibaritide…

La consegna ufficiale del tratto di strada da parte del presidente Oliverio è avvenuta alle ore 17. Subito dopo, alle ore 18, nella sala consiliare di Longobucco si è svolto un incontro per fare il punto sullo stato dei lavori e sulla tempistica di completamento dell’opera. Oltre a Oliverio è intervenuto il consigliere regionale Mimmo Bevacqua… E su di lui va scritto decisamente un capitolo a parte. Che scriveremo molto presto.