Reggio. Falcomatà compare e la sua maggioranza “scompare”

Falcomatà compare e la sua maggioranza “scompare”

Qualche giorno fa Vi abbiamo dato la notizia della inaugurazione della segreteria politica do Edoardo Lamberti Castronuovo e del suo polo “civico” che è già partito senza avere grandi successi vuoi perché l’età media dei soggetti protagonisti era di 80 anni con dinosauri presenti che con grande probabilità non saranno in grado di garantire al direttore/dottore/editore/ecc.ecc.. nessun percorso per la poltrona di candidato sindaco di Reggio Calabria, vuoi perché Lamberti sta un po’ sulle scatole alla stragrande maggioranza dei cittadini reggini.

Tra i presenti alla iniziativa e subito “pentitosi” e che ha staccato la spina c’era Nino Zimbalatti, eletto consigliere comunale con la maggioranza di centrosinistra targata Falcomatà “bis”. il quale non è un mistero che dopo la sentenza Miramare ha visto prendere le distanze e considerarsi politicamente lontano dal sindaco sospeso, il quale lo ha portato ad accollarsi insieme alla sua ex giunta un processo ed una condanna.

Ma i problemi per Falcomatà non sembrano essersi fermati, infatti il sindaco sospeso che spera di rientrare il prima possibile alla guida della Città e che inizia ad essere sempre più presente vicino a Palazzo San Giorgio dettando la linea politica sui due facenti funzioni non ha fatto i conti con la sua maggioranza o meglio quello che ne rimane. Facciamo subito due conti: i consiglieri di maggioranza al Comune di Reggio sono 20 e quelli di minoranza 12.

Attualmente si è concretizzato il passaggio di Mario Cardia, ex uomo di fiducia di “Ciccio bello”, che dalla maggioranza dopo la rottura con il sindaco è passato alla minoranza.
Ma Cardia come sappiamo non sarà il solo, infatti a seguirlo c’è già pronto Armando Neri, cresciuto politicamente sulle spalle di Falcomatà, ex vice sindaco e già collega di studio che dopo la sentenza Miramare lo ha visto (a causa di una forte rottura) prendere le distanze dal suo ormai ex amico-collega e sindaco.
Se dovesse rientrare Neri allora sarà della partita anche Saverio Anghelone, che essendo già in opposizione toglierebbe il posto a Gianluca Califano (subentrato allo stesso Anghelone dopo la sospensione) che invece al suo ingresso aveva preferito collocarsi in maggioranza con Italia Viva.

Con l’innesto di Anghelone, Neri e Cardia, di fatto la maggioranza di Giuseppe Falcomatà scenderebbe a 18 suonando il famoso “campanellino d’allarme”. Ma c’è di più: se si aggiunge la rottura di Nino Zimbalatti la maggioranza a questo punto sembrerebbe sciogliersi come neve al sole e all’opposizione servirebbe trovare soltanto altri due consiglieri di centrosinistra pronti magari a garantirsi un posto sicuro in qualche lista di centrodestra e quindi saltare il fosso per fare cadere l’amministrazione comunale definitivamente.

Pare proprio, ed è questa la notizia, che i due consiglieri per poter pareggiare i “conti” e far cadere Falcomatà ci siano ma per il momento, visto che bisogna capire quando rientrerà Falcomatà dalla sospensione, preferiscono rimanere nascosti ma la trattativa sappiamo già essere molto avanti ed infatti ha visto consumare importanti interlocuzioni con autorevoli esponenti del centrodestra reggino. Pare siano state già date le giuste garanzie e se fosse così, i due consiglieri staccherebbero subito la spina a questa amministrazione che non ha mai visto l’inizio di un secondo tempo così tanto sbandierato da Falcomatà alla sua rielezione.
Vedremo se sarà così intanto si aspetta la decisione della Cassazione per capire se e quando tornerà Giuseppe Falcomatà.