Sedici milioni per finanziare i 650 faccendieri dipendenti della Regione Calabria, interni ed esterni, accomunati tutti dal fatto di essere portaborse dei politici, collettori di voti inseriti nelle strutture speciali. Visto l’imminente pericolo paventato dalla Corte dei Conti di eliminare la mangiatoia clientelare dell’indennità di struttura hanno imposto al Consiglio regionale di legiferare sulle indennità sancite per legge. E così hanno “salvato” i guadagni di tutti questi parassiti sociali.
Oggi un calabrese ‘nnasiato (nauseato) commenta la putica (bottega) regionale.
La normativa regionale calabrese prevede 70 persone nelle strutture speciali del presidente e degli assessori della Giunta regionale. E altre 50 persone nei Dipartimenti, la vera cucina clientelare dei 15 Direttori generali, a cui vanno aggiunte le posizioni organizzative inserite per sopperire all’eliminazione degli illegittimi Responsabili di struttura.
Il finanziamento complessivo previsto con i fondi del bilancio regionale è di € 3.605.000,00 (Decreto del Dipartimento del Personale n. 244 del 11/01/2023).
Alle strutture ausiliarie è stato aggiunto un ulteriore finanziamento, erogato con DGR n. 445 del 30.09.2022 di fondi nazionali di € 1.497.600,00 per le posizioni organizzative e di € 243.200,00 per i progetti obiettivi.
Alla spesa di € 5.345.600,00 che foraggia i 150 collaboratori della Giunta regionale e dei Capi Dipartimento, vanno sommati 1,5 milioni per i Co.co.co dei gruppi consiliari e 9,1 milioni per le strutture speciali del Consiglio regionale.
Questo personale quasi sempre lo stesso è il vero motore della politica clientelare, gli strutturati dipendenti componenti interni circa 160 seguono le pratiche nei vari uffici “dei grandi elettori a nome e per conto dei loro referenti”.
Per quanto riguarda il restante personale in struttura (responsabili amministrativi, segretari particolari, collaboratori esperti, autisti), la maggioranza sono detentori di pacchetti di decine di migliaia di voti, molti di loro sono amministratori locali, altri candidati nelle varie elezioni come riempilista alla quale portano una consistente dote di voti.
Senza i loro pacchetti elettorali molti consiglieri non vincerebbero il concorso quinquennale della loro vita ovvero le elezioni in Regione, che gli consente di fare un salto di qualità economica e sociale e di avere numerosi benefit: rimborso spese mediche – assicurazione gratis – tablet – Struttura speciale – 44 mila euro per assumere dei co.co.co nei gruppi – 8mila euro per spese varie etc.
Gli stipendi complessivi (legge regionale n. 1 del 2013), sono i più alti d’Italia nelle regioni a statuto speciale e vanno da un mix: consigliere senza incarichi € 145.632,36 per passare a € 194.572,90 di un assessore, sino ai 212.316,00 per i Presidenti di Consiglio e Giunta.
Il personale delle strutture speciali ha imposto alla politica regionale di legiferare per avere indennità di struttura previste da una legge regionale.
L’antefatto
Varie sentenze, tra cui quella della Corte di Appello sezione lavoro di Catanzaro del 15/10/2020 hanno dichiarato illegittima l’indennità di struttura (perché non prevista dai contratti di lavoro) del personale dipendente pubblico nelle strutture (sia per la Giunta che per il Consiglio) inviando gli atti al giudice competente della Corte dei Conti per quantificare il danno erariale.
Da qui l’allarme, e che allarme! La vigna non avrebbe più prodotto uva… si stava per porre fine ai doppi stipendi degli interni conoscitori dei più reconditi misteri e imbrogli della Regione Calabria.
Cosi l’assistente capo della Polizia di Stato, ragioniere Antonio Montouro, meloniano, divenuto Presidente della seconda commissione bilancio, ha presentato il 12/12/2022:
Subito trasformata nella legge regionale n. 43, che oltre a prevedere il diritto sancito per legge all’indennità di struttura ne stabilisce anche gli importi ….. e che importi un vero doppio stipendio:
COMPONENTE Cat. D € 22 135,68 – COMPONENTE Cat. C 17.172,96 – COMPONENTE Cat. B 15.214,00 – AUTISTA INTERNO 15. 540,00.
Ma questa legge riguarda solo le strutture della Giunta regionale, una beffa per gli strutturati di serie B dove presiede il leghista Mancuso.
Infatti un componente interno della giunta Cat. D/D3 percepisce in più del suo omologo di palazzo Campanella ben € 16.195,60.
A dare la legnata finale al Palazzo è arrivato l’OIV che ha fatto scendere sensibilmente il punteggio nella performance individuale e collettiva cioè meno danari per tutti, a dimostrazione che Palazzo Campanella conta poco, la vigna è più povera.
Una regione, quella calabrese, dove anacronisticamente le sedi del Consiglio e della Giunta sono ancora separate con sprechi milionari per decine di uffici doppioni (quindi doppio personale per fare le stesse pratiche .. stipendi, acquisti etc…).
In Calabria, si sa, alle Regionali il voto di opinione non supera 1/4 degli elettori e il resto è voto clientelare, gestito da questo beneficato personale, dai falliti Enti subregionali (ARECA, Enti Parchi Marini, CORAP, Azienda Calabria Verde, ARTCVAL, ARPACAL, Comunità Montane , Enti Parchi Naturali, Calabria Lavoro, Fondazione Mediterranea Terina Onlus, Consorzi vari, Ente fiera di RC, A.F.OR., Film Commission etc…, etc…) che si tengono in vita con spese milionarie dei calabresi, dai nominati nei vari Enti tra cui quelli previsti dalla legge regionale n. 39/1995 ……etc…
Questo mare magnum è il bancomat elettorale che gestisce e controlla centinaia di migliaia di voti a favore dell’immutabile ed ereditabile (per dinastia o affiliazione) la classe politica regionale calabrese.
Ora, è perfettamente inutile fare appelli ai politici e men che meno a Occhiuto, il parassita “capo”. Con 16 milioni di euro si potrebbero assumere n. 340 funzionari (giovani laureati con 110/110). Ma poi chi li vota a questi sciacalli?
Sappiamo benissimo che da qui a poco si ripeterà l’esperienza disastrosa dei 100 giovani laureati assunti nel 2006 che sono diventati funzionari esperti, con un semplice ed amichevole colloquio evadendo la prevista prova scritta e pratica.
Un abbraccio ai giovani calabresi che a causa della malapolitica devono emigrare in terre lontane. E un regalo: questi sono i nomi, i cognomi e i compensi dei parassiti che si fottono gli stipendi della Regione. Sempre e comunque a futura memoria.