Cosenza. Consorzio Valle Crati, e la farsa continua

E la farsa continua!
Maximiliano Granata, presidente sfiduciato e sputtanato del Consorzio Valle Crati e Bruno Gualtieri, commissario altrettanto sfiduciato e sputtanato, sono costretti, oramai da qualche settimana, ad incontrarsi in segreto nei bar e nei ristoranti (come i più classici compagni di merenda) tra Cosenza e Catanzaro ma mai negli uffici regionali. I due, ormai trombati e mollati anche da Robertino Occhiuto, cercano di rimanere legati alle loro poltrone di Valle Crati e Arrical, ma ormai il loro tempo è finito.

Gualtieri è stato costretto a indire le elezioni per eleggere i nuovi organi di Arrical al più presto. Si pensa e si spera entro settembre. Granata, dal canto suo, è stato sfiduciato dai sindaci ma continua a non volere un confronto con l’assemblea. Entrambi però, scaricati in silenzio (come al suo solito) dal piccolo Occhiuto e non potendo attaccare quest’ultimo, hanno individuato la loro vittima sacrificale: Salvatore Siviglia.

Siviglia, su cui cadranno (si accettano scommesse) le responsabilità anche degli insuccessi di Occhiuto (mare inquinato, perdita finanziamenti idrico e depurazione) nel settore ambiente, rappresenta il parafulmine di Robertino. Non ha autonomia decisionale e quando parla lui, in realtà sta parlando Roberto Occhiuto.

Ed è proprio Siviglia che ha risposto in modo duro e secco alle accuse di Gualtieri sull’inerzia del Dipartimento Ambiente della Regione in merito alla depurazione. Ed è proprio Siviglia (e quindi Occhiuto) che non sopporta Granata. Il presidente sfiduciato e sputtanato di Valle Crati ormai ha perso la testa tanto da “invocare” un intervento della magistratura anche nel comune di Cosenza accusando Franz Caruso di non rispettare la norma sulla rotazione degli incarichi. Detto da lui, che è un reato che cammina, è una sorta di colmo dei colmi.

Un uomo solo ed allo sbando, Granata, che attende la richiesta dei sindaci per la convocazione dell’assemblea che sancirà definitivamente la sfiducia nei suoi confronti. Una richiesta che però tarda ad arrivare dal Comune di Cosenza e che sta facendo spazientire qualche sindaco. Siamo sicuri che a breve ci saranno novità e non saranno piacevoli per il prode Granata.