Calabria parassita. Quando la Maserati “regalata” da Minenna scarrozzava portavoce e segretari di Occhiuto

Il 31 agosto scorso Robertino Occhiuto, per dileggiare il reddito di dignità promesso da Tridico ai calabresi, aveva riesumato un tale che si chiama Marcello Minenna, suo ex assessore, definito addirittura “comunista” quando in realtà è stato grillino ma è stato anche cacciato fuori a calci in culo. E Occhiuto non solo se l’è preso ma l’ha addirittura riconfermato. Qui trovate una testimonianza dei loro squallidi accordi. Che devono essere alla base anche della clamorosa riconferma del Minenna ad assessore… 

Era il 14 settembre 2022 quando alla Cittadella di Catanzaro veniva dato ampio risalto all’ incontro tra il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il direttore generale dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, Marcello Minenna. “L’occasione – riferiva una nota diffusa dalla Regione – ha consentito di esaminare alcuni punti di convergenza sulle rispettive attività che le due Amministrazioni svolgono sul territorio, in particolare quelle relative alla tutela della salute e della sicurezza pubblica attraverso il controllo delle merci in arrivo nei punti di snodo della Regione, reprimendo la contraffazione e i traffici illeciti…”.

Sembra una barzelletta, alla luce degli eventi successivi, ma vi giuriamo che era andata proprio così quel giorno, quando era passato un anno dall’elezione di Occhiuto e quando comunque Minenna cominciava ad essere parecchio chiacchierato per le sue “prodezze doganali”. Il resto si sarebbe consumato con la cacciata di Minenna dall’Agenzia e il paracadute offerto da Occhiuto a febbraio 2023 con la nomina ad assessore.

Ma l’aspetto particolare di quell’incontro risiedeva in alcune particolari donazioni del prode Minenna. Nel corso dell’incontro infatti si era svolta una breve cerimonia durante la quale il direttore Minenna aveva consegnato al presidente Occhiuto un’autovettura in comodato d’uso, confiscata alla criminalità organizzata, per le necessità istituzionali della Regione, che voleva rappresentare anche un simbolo di legalità…

E anche qui, come da scontato copione, andiamo a finire alla barzelletta. L’autovettura regalata da Minenna a Occhiuto era una Maserati, di colore bianco, quattroporte, di grossa cilindrata. Secondo molti e univoci boatos provenienti direttamente dalla Cittadella, quella Maserati per mesi e mesi è stata proprio la macchina che è servita a scarrozzare il portavoce e i segretari di Occhiuto.

Ogni giorno i collaboratori mediatici del presidente, il portavoce Fabrizio Augimeri e il capo ufficio stampa Veronica Rigoni (ma anche qualche “segretario”), venivano presi da casa la mattina e riportati la sera da autisti e macchine della Regione (in questo caso la Maserati era caduta proprio a fagiolo)… e questa pratica nun se po fà come direbbero a Roma, perché la legge prevede – al limite – anche rimborsi generosi per le “missioni” ma non certo perché la Regione si preoccupi di scarrozzare dalla mattina alla sera due pennivendoli prezzolati e i segretari che lavorano al soldo di un politico eletto dalla massomafia.

Il signor Augimeri e la signora Rigoni sono stati allocati dal parassita rispettivamente a Lamezia Terme e a Gizzeria, vicini vicini e in posizione strategica per essere portati di qua e di là su tutto il territorio calabrese. E di conseguenza non c’è solo la faccenda dello “scarrozzamento” di cui parlare ma anche quella di chi paga gli alloggi di questi due lecchini prezzolati che passano anche per professionisti. Ormai questo loro modo di fare aveva talmente gonfiato gli zebedei degli stessi collaboratori di Robertino che c’è stata gente che non ce l’ha fatta più e s’è doverosamente sfogata, almeno per mettere fine a questa indecenza.

In Regione ormai lo sapevano tutti che i signori Augimeri e Rigoni stavano approfittando in maniera vergognosa della situazione e quando la gente li vede al fianco del parassita non riesce più a trattenere il suo sacrosanto disappunto. Del resto, i due prezzolati non fanno proprio nulla per rendersi “simpatici”. E proprio pochi mesi fa fa tutta la Calabria ha appreso quasi con sarcasmo della consulenza assegnata alla Rigoni nel regno della depurazione a suon di quattrini anche se non ha mai “lavorato” neanche un giorno. Garantiva Daffinà, ma adesso Tonino se la canta che è una bellezza e finalmente stanno venendo fuori tutte le magagne dello squallido cerchio magico del parassita.