San Giovanni in Fiore, discarica sequestrata. Com’è possibile che Granata non sapesse cosa stava succedendo?

E Granata insiste…
I sindaci del Consorzio Valle Crati chiedono la convocazione dell’assemblea dei soci con all’ordine del giorno la sfiducia al presidente Granata che invece convoca, per il giorno 27 giugno, solo i membri del CdA, Alfonso Gallo (il capo di Kratos), Salvatore Siviglia (Dipartomento Ambiente Regione Calabria) e Bruno Gualtieri (Arrical).
Non capiamo ancora il perchè Granata si ostini a non voler coinvolgere l’assemblea di Valle Crati dimostrando un rispetto istituzionale pari allo zero. Eppure siamo pronti a scommettere che alla riunione del 27 giugno non saranno presenti 2/5 del CdA di Vallecrati, la Regione Calabria e Kratos. Sarà invece presente Bruno Gualtieri. il cui compito, oggi, è indire le elezioni per la nomina degli organi Arrical.

Eppure le vicende accadute in questi ultimi giorni, che hanno visto il sequestro della discarica di San Giovanni in Fiore (di proprietà del Consorzio Vallecrati) per inquinamento del fiume Neto, l’arresto dell’assessore Minenna ed il sequestro della discarica di Scala Coeli per inquinamento degli affluenti del fiume Nicà, dovrebbe fare quantomeno incavolare Robertino. Ed è proprio Occhiuto, molto sensibile ai problemi di inquinamento del nostro mare ( che anche quest’anno, come negli scorsi anni, è pieno di melma, anche se con lui c’è tutto un altro gusto) che deve capire, per primo, di doversi sbarazzare di alcuni collaboratori non adatti, incompetenti e con amicizie discutibili (Granata e Gualtieri).
Minenna è stato eliminato direttamente dalla Procura di Forlì. Un trio pericolosissimo che avrebbe dovuto gestire una gran parte di fondi PNRR sull’ambiente. Ma Occhiuto riuscirà ad intervenire a sostegno dei sindaci che hanno chiesto la testa di Maximiliano Granata?
Pensiamo di no…. ma non perché Robertino vuole mantenere sulla poltrona di Valle Crati quell’incapace di Granata, ma solo perché è convinto che i sindaci da soli riusciranno a “eliminare” il faccendiere chiedendo aiuto al Prefetto ed alla magistratura. Quella stessa magistratura che, qualche giorno fa, ha indagato 4 collaboratori del Consorzio Valle Crati.

Al momento Granata non è indagato ma ci chiediamo come sia possibile che il presidente del Consorzio, che di fatto è il padre – padrone del Consorzio stesso, non sapesse nulla di quello che stava succedendo. Ma ad oggi, proprio perché è stata sequestrata una discarica di proprietà del Consorzio, il presidente dovrebbe quantomeno convocare un’assemblea per informare i consorziati dell’accaduto. E siamo certi che non lo farà mai… una telenovela dal titolo “Per una poltrona mi venderei la cosa più cara”. Ma anche le soap opera hanno una fine.

Povero Robertino, costretto, forse, a presentarsi alle Europee per colpa di tutti quei collaboratori (ambiente e sanità) inutili, incapaci e discutibili che gli stanno facendo fare una pessima figura…. ormai ha perso il controllo del giochino e pur di non continuare nella sua magra figura, potrebbe acconsentire ad una candidatura alle Europee pur di abbandonare, finalmente, la Regione Calabria. Chi vivrà, vedrà.