Si chiude qui la corsa del Guru, candidato a sindaco della lista “Hettaruzzu Hebdo”.
Il Tar rigetta il loro ricorso e mette fine alla loro avventura. Stessa cosa per la Lista del Cinghiale, “Cosenza Popolare”. Per il Tar non sono entrambe ammissibili.
Il Cinghiale, a differenza del Guru, annuncia ricorso al Consiglio di Stato. La lista del Guru, ricordiamolo, era stata ricusata dai commissari comunali che avevano escluso 4 candidati alla carica di consigliere per aver autenticato la loro firma in coda al documento di accettazione della candidatura davanti ad altri funzionari comunali e non a quelli di Cosenza dove si vota. Mentre la lista del Cinghiale era stata esclusa perché presentata su moduli datati che non riportano le prescrizioni in materia di incandidabilità previste dalla legge Severino.
Una decisione, quella del Tar, che nel caso del Guru ci lascia basiti. Un eccesso di zelo amministrativo che francamente non riusciamo a comprendere. Comunque, com’ è nel loro stile, i suoi rappresentanti fanno presente: “Il collettivo Hettaruzzu Hebdo non ricorrerà al Consiglio di Stato. Non avendo ansie di vittoria né di occupare scranni, continueremo la campagna nei modi previsti, dissacrando quanto c’è da dissacrare (e non è poco in questa tornata) con leggerezza e ironia e con lo stesso immutato entusiasmo. Non vi libererete di noi. Hettaruzzu vive e lotta insieme a noi e a Pinuzzu”.