Lettere a Iacchite’: “Camigliatello. La vergogna delle bollette alle stelle per l’acqua che non c’è”

Gentile Direttore,

Le scrivo per portare a conoscenza un problema che soprattutto di questi periodi non dovrebbe presentarsi.

Sono un assiduo frequentatore di Camigliatello, bellissima località situata a quasi 1400 metri sul livello del mare, un polmone verde che sprigiona refrigerio, quella tanta desiderata frescura da chi purtroppo per tanti motivi in questi periodi dovrà essere necessariamente in città a fronteggiare alla meno peggio l’ anticiclone africano.

Come quasi tutte le località estive della nostra regione, anche Camigliatello vive da anni una fase di declino… un po’ perché oramai il caro vita non consente più ai vacanzieri di fermarsi il più del dovuto, e quindi si parla sempre di più di turismo mordi e fuggi. L’ altro aspetto che ha fatto imboccare la strada del declino a questa bellissima località è il disinteresse dell’ amministrazione comunale di Spezzano Sila (Camigliatello è una frazione) a favorire e promuovere servizi essenziali ossia politiche attive di sviluppo.

Se a ciò aggiungiamo che l’amministrazione comunale in carica (sindaco Salvatore Monaco della parrocchia del Pd) priva i residenti, i vacanzieri (pochi rimasti), i proprietari delle seconde case del prezioso liquido (acqua) creando tantissime difficoltà e disagi a quanti ancora resistono a raggiungere Camigliatello, allora possiamo tranquillamente decretare la morte di questa località.

Ricordiamo al sindaco che i tributi li paghiamo e li paghiamo anche profumatamente rispetto a dove viviamo durante l’ anno. Per circa 15 mc di acqua consumati tea luglio e agosto arrivano bollette di 150-180€ Il sindaco sa o finge di sapere che l’acqua dev’ essere pagata sul consumo effettivo e non presunto? Sa che quanto preteso dalla sua amministrazione è concretamente  illegittimo? Lo invito a ricercare un po’ di sentenze in merito …..probabilmente avrà le idee più chiare.

Ma se proprio pretende queste cifre… almeno ci assicuri nelle abitazioni l’acqua.

Lettera firmata