Purtroppo non credo più nella Legge… la nostra Calabria è distrutta da chi dovrebbe difenderla.
Sto denunciando da 2 anni un disastro ambientale dei fiumi Crati e Busento e suoi affluenti. Ho denunciato a tutte le autorità competenti questo disastro che si traduce in un inquinamento anche dei mari ma nessuno dei destinatari, dal Ministero dell’Ambiente, ai carabinieri forestali, all’Arpacal ed alla Procura della Repubblica di Cosenza, sono riusciti a fermare questo inquinamento di proporzioni gigantesche che ancora continua. Nei fiumi Busento e Crati, soprattutto nei tratti individuati nella denuncia, sono stati distrutti flora e fauna. Ormai esiste solo un “regno infernale” occupato da sole zanzare. Un mare di schifezza che finisce direttamente in mare, un ambiente meraviglioso ormai distrutto. E nessuno ferma questo disastro anzi oserei dire sono tutti complici di questo disastro.
Ad onor del vero, devo dire che olo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, si è dimostrato sensibile al problema denunciando egli stesso il problema alle autorità competenti, ma purtroppo ci sono pezzi dello stato completamenti inermi tanto da far pensare ad una complicità imbarazzante. Ho finito di credere anche al procuratore Gratteri, che pure sarà stato investito del problema ma nessuno si rende conto che è urgente interrompere questo inquinamento perpetuo e ristabilire l’ordine di un habitat naturale fondamentale per la nostra esistenza.
Oggi mi rendo conto che, se anche la politica può essere rappresentata da persone di buona volontà, ci sono però pezzi dello stato e organi di controllo (come Arpacal) interamente corrotti che fanno finta di non vedere. E la Procura di Cosenza che si gira dall’altra parte per non alterare un sistema ormai consolidato e mafioso, perché questa sì che è la vera mafia. Ci saranno sicuramente molti politici collusi e corrotti ma il sistema corrotto e mafioso non è costituito dalla politica ma dagli altri pezzi dello stato e dagli enti che dovrebbero far rispettare la legge ma che, al contrario, non dimostrano alcun interesse. E la Calabria rimane abbandonata e continuerà ad essere distrutta a causa di un sistema marcio e corrotto. E i cittadini e gli imprenditori sembrano appiattiti su questa situazione che vede le risorse della Calabria (dall’ambiente al turismo, al commercio ed alla piccola industria) distrutta a causa di un sistema che è così da anni e perciò totalmente compromesso.
I nostri fiumi ed i nostri mari inquinati sono la conseguenza di una gestione, negli anni, scellerata dove chi comanda non sono i politici ma i commissari ed i presidenti degli enti controllati, nonché le Procure ed i loro esecutori.
E quando ci domandiamo del perché si vuole mantenere un tale sistema marcio e corrotto ci chiediamo: sarà forse per i soldi ? Per il potere ?
L’unica cosa certa è che in Calabria non possiamo fidarci più di nessuno neanche di chi dovrebbe difenderci.
Lettera firmata