“In parte inammissibile e in parte infondato”, è stato definito dal Collegio di Garanzia dello Sport il ricorso della Reggina 1914 nei confronti della Figc e della Lega serie B contro la mancata concessione alla società della licenza nazionale, con conseguente non ammissione al campionato di Serie B 2023/2024. Il ricorso della società calabrese è stato respinto anche nella parte in cui si chiedeva l’annullamento della nota con la quale la Covisoc, con riferimento al rilascio della licenza nazionale, aveva rilevato a carico della società, “il mancato rispetto di alcuni dei criteri legali ed economico finanziari previsti per l’ottenimento della licenza nazionale ai fini dell’ammissione al campionato di Serie B 2023-2024”. Entro giovedì le motivazioni della sentenza. Si trattava dell’ultimo atto della giustizia sportiva: i successivi passaggi saranno il 2 agosto al Tar e il 29 agosto al Consiglio di Stato.
Sullo sfondo, per la Reggina, la situazione Inzaghi e quella societaria. Sarà il mister, con tutto lo staff, a guidare il ritiro nei primi giorni, sempre in attesa di capire cosa ne sarà del futuro. Il tecnico, infatti, dopo aver trattato per giorni la risoluzione del contratto, è ancora in attesa di capire quali saranno i piani della proprietà, che di certo non collimano con i suoi in fatto di “ripartenza dai giovani”. Lui, un anno fa, è sbarcato in riva allo Stretto con ben altri obiettivi e ambizioni, condivisi con Saladini. Quest’ultimo non sembra più intenzionato a cedere il club, nonostante il preliminare di vendita firmato qualche settimana fa con la società inglese Guild Capital che in ogni caso era vincolato all’iscrizione in Serie B. E invece c’è qualche credulone secondo cui ci sarebbero già appuntamenti dai notai…