dalla pagina FB Spazio Civico Calabria
ECOVIA. . . ANDATE VIA
E siamo di nuovo qui, a interpretare un..”capriccio” per il nuovo “riccio” della regina di San Giovanni in Fiore.
La Ecovia.
L’amministrazione comunale forte di una nuova spinta derivante dal “PSC” (Piano strutturale Comunale) ci propone la ecovia.
Il tragitto della ecovia parte da via XXV Aprile esattamente dalla casa bianca della famiglia De Paola e, dopo l’abbattimento del civico 170, si insinua in possedimenti privati prontamente espropriati per pubblica utilità, sfociando su piazza Livorno e da lì abbattendo un paio di costruzioni disabitate prosegue per via Cognale fino all’Abazia Florense. Il tratto di strada da XXV Aprile a p.zza Livorno prevede la realizzazione di un muro di sostegno con pilastri in cemento armato alto c.a. 13 metri e per una lunghezza di diverse centinaia di metri.
Considerazioni.
Premesso che una strada in quella zona del paese sarebbe auspicabile, avrebbe una funzione di collegamento adeguata tra la 107 e l’ingresso del paese, come infatti prevedeva un’idea di fattibilità di diversi anni fa: partendo dalla 107 arrivava al ponte della Cona e proseguendo si congiungeva alla strada di Vaccarizziello per sfociare nei pressi dell’ospedale. L’utilià di questa arteria credo sia compresibile a tutti, inoltre rappresenterebbe una via di fuga in caso di calamità per i quartieri Cona, Timpone e Scigato ecc.
L’attuale progetto invece ha come obiettivo solo la realizzazione dell’ennesima isola pedonale che da via XXV Aprile civico 170, arriverebbe sino al vallone (salone Diversi), per rendere la piazza Abate Gioacchino isola pedonale con, immaginiamo, la felicità del parroco, già pronto per la benedizione di rito……
Mentalmente vi chiedo di immaginare i percorso: 1° ostacolo strettoia casa De Paola, (foto 1 qui sopra), discesa in dislivello e proseguimento su piazza Livorno, via Cognale 2° ostacolo, costituito da due pianerottoli “mign’ni” (foto 2 qui sotto)
selciato di pietre (foto 3)
e, 3° ostacolo strettoia salone Diversi, incrocio via vallone (foto 4).
La strada immaginata dall’ amministrazione sarà a doppia corsia.
Tutto ciò accade mentre le associazioni ambientaliste con in testa “Legambiente Sila” sembrano essere improvvisamente scomparse, come altresì la Doprintendenza ai beni archeologici e paesaggistici sembrerebbe non essere interessata a tutelare i centri storici, permettendo la realizzazione di manufatti in cemento armato nel bel mezzo di un centro storico e in prossimità di un fiume.
Vorrei ricordare che il 13 luglio il Parlamento europeo ha approvato una legge per il “Ripristino della Natura”, dimostrando l’attenzione dell’Unione ai temi ambientali.
A tal proposito vi sottopongo una foto di qualche decennio fa (foto 5) e, altresì, condivido con voi l’informazione dell’esistenza di un progetto per questa zona, depositato alla regione Calabria negli anni 2000, per la realizzazione di un parco fluviale, che valorizzerebbe anche il ponte della “Cona”.
E così mentre arterie già esistenti da decenni nella nostra città vengono chiuse per scarsa manutenzione, vedi via San Francesco di Paola, altezza carcere, la nostra amministrazione progetta di realizzare nuove strade e nuove isole pedonali.
Curiosità: ma perché il nome ecovia ? Cosa la rende ecologica?