Rende, i commissari sbloccano le assunzioni: “Ne abbiamo previste 27”. I casi Rende servizi e Acque Potabili

Il prefetto Santi Giuffrè insieme a Rosa Correale, viceprefetto vicario di Cosenza e Michele Albertini, dirigente della Prefettura di Brindisi, componenti della terna commissariale inviata dal Viminale dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Rende, ha approvato ieri il bilancio di previsione dell’ente, per il quale c’era la scadenza al 31 luglio.

“E’ un passaggio determinante – ha spiegato Giuffrè alla Gazzetta del Sud – perché consente di sbloccare le assunzioni. Ne abbiamo previste 27, definiremo i concorsi già avviati e avvieremo quelli ancora da bandire. Le assunzioni riguarderanno anche tre nuovi dirigenti… La struttura dirigenziale è sostanzialmente inesistente…”. E ieri è stato sospeso per 6 mesi dal Viminale anche il dirigente Antonio Infantino.

Il Comune è in riequilibrio ed i commissari puntano a mettere a posto le carte anche dal punto di vista economico. “Il Municipio è creditore di 14 milioni nei confronti della società Acque Potabili alla quale sono stati già inviati in precedenza due decreti ingiuntivi per complessivi 8 milioni. Abbiamo incontrato gli amministratori della società per avviare una soluzione complessiva del problema”.

Anche la società in house Rende servizi non convince i tre commissari: “Costa un occhio ma non dà buoni servizi: occorre rivedere la convenzione sottoscritta con il Comune: i servizi offerti sono frammentati e costosi”…

Quanto al Psc (Piano strutturale comunale) Giuffrè ha detto: “Lo abbiamo sospeso per 10 mesi per approfondire aspetti procedurali e atti tecnici e per capire le ragioni di alcune scelte adottate. Vi è inoltre pendente un ricorso al Tar”…