UN PRESIDENTE SCERIFFO…. DI CUSENZA
“Calabria, drone scopre bambino piromane”, Tg La7; Drone becca un bambino con il nonno mentre appicca il fuoco: «Non ci arrendiamo», Sky Tg24; “Incendi, bambino piromane scoperto grazie a un drone in Calabria”, Il Sole 24 ore.
La bravata di far passare un bambino di 12 anni per un pericoloso piromane non poteva che essere del sempre più isterico Robertino Occhiuto, che quest’anno, dopo la stagione trionfale dell’anno scorso come “tecnico della depurazione”, veste i panni dello sceriffo che reprime i piromani intenti a dare fuoco alla nostra Calabria.
L’ultimo video postato sulla sua pagina Facebook ci mostra un bambino che accende dei fuochi, le immagini sono seguite dalle parole del nostro sceriffo nostrale di Nottingham che esclama in un “idaliano” sempre più biascicato, improbabile e involontariamente ridicolo: “In (G)alabria con i nostri droni abbiamo beccato 32 (tren(d)adue) piromani, alcuni di loro sono in(g)endiari, sono comunque degli stupidi perché in(g)endiano, appiccano fuoco nelle bellissime mon(d)agne della Calabria. Li abbiamo beccati (prende fiato che è andato in debito di ossigeno, ndr), li abbiamo segnalati ai carabinieri… Abbiamo tan(d)e immagini, però vi faccio vedere due immagini che mi hanno particolarmen(d)e colpito. Una riguarda addirittura un bambino che va ad in(g)endiare il bosco come se fosse un (b)rofessionista, guardate, in(g)endia anche a distanza, poi si mette a camminare, poi si rende con(d)o del drone e si mette a scappare, guardate, e dove va? Corre e va dal nonno che è sul trattore, il nonno si mette a im(b)recare contro il drone e poi in(z)ieme vanno a spegnere il fuoco che il nonno aveva chiesta al bambino di appiccare. Ma si può chiedere ad un bambino di 10… 12 anni di andare ad appiccare il fuoco in un bosco? LA CALABRIA PER FORTUNA NON E’ QUESTA, LA CALABRIA E’ FATTA ANCHE DI TAN(D)I BAMBINI STRAORDINARI, DI TAN(D)E PERSONE CIVILI….” .
Ma si può avere un presidente di Regione che sbatte un bambino di 12 anni su Facebook, sulle tv nazionali e locali, sui giornali facendolo passare per un incendiario pericoloso che appicca fuoco ai boschi e alle montagne calabresi?
Per drammatizzare l’evento, Occhiuto – che di mestiere fa il parassita e non conosce la parola “lavoro” – pubblica il video e lo commenta con parole truci e definitive additando il ragazzo nel video in modo da mostrarlo meglio. Il pallino rosso messo sul video del ragazzo serve a poco, visto che un tecnico appena decente può risalire all’immagine del ragazzo. Può mai essere che il protagonismo, la megalomania, l’essere sempre al centro della propaganda, non abbia rispetto per l’infanzia e per un ragazzo?
Di quale piromane ciancia e blatera il nostro presidente? Solo lui vede il bosco e la montagna. Le immagini ci danno la visione di un ragazzo che brucia delle stoppie nella campagna di famiglia con il nonno su un trattore che sta arando la terra e coltivandola.
Non c’è un albero nello spazio di centinaia di metri quadrati, non c’è un cespuglio, c’è solo il lavoro di un ragazzo che dà una mano al nonno per curare la terra di famiglia. Certo le stoppie in agosto non si bruciano, è un reato, ma da qui a dire che ha scovato l’ennesimo piromane ce ne corre.
Il nonno ha commesso un reato, lo si multi, ma se tutti tenessero la campagna come la tiene lui la Calabria sarebbe una terra feconda. Non solo. Il presidente-parassita che non sa cosa significhi la parola “lavoro”, sbatte questo bambino su tutti i giornali come fosse un mostro. Esclama addirittura che per fortuna che in Calabria non tutti i bambini sono come questo e che ve ne sono tanti di bambini eccezionali. Mancava solo che dicesse che bisogna mandarlo in riformatorio. Ma il garante dei minori è mai possibile che non abbia nulla da dire su questa porcata del nostro sceriffo di Cusenza?
Ed è mai possibile che fior fiore di testate giornalistiche, di siti web, di televisioni, mandino in onda questa porcheria da tribunale di inquisizione? Immaginate il trauma del ragazzo a vedersi appellare come un criminale, il timore di apparire tra gli amici e tra i parenti per paura di essere riconosciuto. Un trauma che potrebbe portarsi per tutta la vita. E tutto ciò perché il nostro presidente quest’anno ha deciso di fare lo sceriffo di Cusenza e di giocare con la tastiera e con i droni per dimostrare che lui è sulla tolda di comando a combattere i piromani e gli incendiari. Lui che l’anno scorso aveva detto al popolo calabrese che la battaglia contro gli incendi e il mare sporco era vinta… Siamo al delirio di onnipotenza.
La verità è che la presenza di un bambino fa più spettacolo, più like, e più condivisione. LO SPETTACOLO PRIMA DI TUTTO.
QUESTI I COMMENTI SULLA PAGINA FACEBOOK DEL NOSTRO PRESIDENTE DI ALCUNI CITTADINI INTELLIGENTI:
– Presidente, vi ho votato, vi stimo, ma se non capite che il bambino e il nonno stanno bruciando sterpaglie in un loro terreno, con fuoco controllato (infatti hanno il trattore con l’aratro in caso il fuoco dovesse scappare) atto fatto solo ed esclusivamente per la la pulizia del terreno, anzi se tutti facessero cosi di sicuro non ci sarebbero incendi grossi, fatevi spiegare la differenza tra bosco e terreno libero (aratro)… purtroppo per amministrare non serve solo la laurea e le capacità politiche ma anche la “pratica”.. buona serata!!
- – Potrei anche sbagliarmi, ma io vedo un bambino che a differenza della maggior parte dei suoi coetanei che vista la stagione sono al mare, è in campagna ad aiutare il padre/nonno. Invece per fare propaganda è stato sbattuto su tutti i media ed etichettato come piromane.
– Qui si bruciano sterpaglie.. tutto intorno coltivato.. vento assente.. diciamo che chi lavora in campagna questi lavori li fa spesso . Va bene che ad agosto c’è il divieto assoluto di bruciare anche le sterpaglie.. però avete preso un esempio assolutamente sbagliato. I criminali, quelli veri, sono altri… Povera Calabria nostra!









