Scala Coeli. Quando i Pulignano negavano il disastro ambientale e minacciavano chi diceva la verità: le foto inedite del 22 giugno 2023

A Scala Coeli per un anno e mezzo è andata in scena la vicenda del disastro ambientale tragicomicamente negato dai famigerati fratelli Eugenio e Walter Pulignano, titolari dell’altrettanta famigerata Bieco Srl, alla quale la Regione ha consegnato chiavi in mano l’autorizzazione per spalare melma su tutto il territorio con la loro schifosa discarica. Ieri però la procura di Castrovillari a conclusione delle indagini preliminari ha dato mandato ai carabinieri del Noe di sequestrare la discarica mettendo nero su bianco sul disastro ambientale e indagando ufficialmente i fratelli Eugenio e Walter Pulignano insieme ad altri tre loro scagnozzi, tra i quali il direttore dei lavori, tale ingegnere Tomei.

I fratelli Pulignano per un anno e mezzo hanno minacciaro sfacciatamente e senza pudore chiunque si mettesse di traverso ai loro squallidi traffici. Legambiente ha diffuso e diffonde ancora le prove materiali di quanto la Bieco sta facendo nel letto del fiume Nicà, inquinato fino all’ultimo centimetro di terra. I Pulignano pensano che “tombando” i terreni si nascondano tutte le magagne e si possa riprendere la solita pratica dell’inquinamento. E di conseguenza minacciano Legambiente e quei pochi giornalisti che denunciano questo schifo di… farli arrestare. Cose da pazzi ma che purtroppo possono accadere nella terra di nessuno che è diventata la Calabria.

Di seguito, pubblichiamo il post dell’attivista di Legambiente Nicola Abruzzese, che ieri ha postato anche le foto inedite e scioccanti relative al giorno del disastro ambientale. 

Politici non parlate…
Giornalisti non scrivete…
Ambientalisti non fate informazione e fatevi i cazzi vostri.
Queste foto inedite sono state impressionante il 22 giugno 2023 verso le
ore 5 di mattina.

Un disastro annunciato e poi soffocato, nel totale silenzio!!!! Nessuno si indigna, le istituzioni latitano, la magistratura dovrebbe fare chiarezza nell’interesse generale di un territorio, per la salute, per il futuro e la tranquillità di un’area ad alta vocazione turistica ed agroalimentare. Per fortuna c’è ancora chi crede e difende la nostra amata terra.

Gli amministratori del territorio che dovrebbero essere i referenti dei cittadini che fanno?
Si sono venduti?