Quanto è bello un bel silenzio. Avrebbe fatto meglio il garante (sic!) dell’infanzia a continuare a tacere, invece purtroppo tanta gente si sente costretta ad aprire bocca e dare fiato a cazzate per dimostrare il proprio ossequio al potente di turno (Il garante addolorato).
Antonio Marziale – così si chiama il sedicente “garante” dell’infanzia – ha aperto bocca per inviare un messaggio d’amore al suo presidente Occhiuto: “Caro governatore Roberto Occhiuto, la tua domanda relativa al nonno che ha armato la mano del nipotino di 10 anni per distruggere la natura, è più dolorosa che perplessa. Stesso sentimento che anima il mio sentire e il sentire della collettività sana. La risposta è no, un nonno non può fare tutto ciò. A 10 anni ancora tutto è un gioco ed il gioco è palestra di vita, anticamera dei sogni e dell’identitá, soprattutto se l’azione è stimolata ed accompagnata da un adulto di riferimento così prossimo. Chiedere a costui di vergognarsi sarebbe esercizio inutile, ma prendere atto che la salvezza per tanti bambini potrebbe risiedere nell’allontanamento di essi dal nucleo familiare è dolorosamente necessario”.
Ora non si capisce cosa non avrebbe dovuto fare il nonno, forse non lavorare in pieno agosto e tenere la campagna pulita? Certo è diseducativo un nonno che impara al nipotino il rispetto della natura e l’arte del vecchio mestiere della campagna. Certo vedere gente che fa il duro lavoro di contadino può essere traumatizzante per il nostro garante che in vita sua forse non avrà mai preso in mano una zappa. Braccia sottratte all’agricoltura… Il suo servo encomio arriva perfino a prevedere: ”… ma prendere atto che la salvezza per tanti bambini potrebbe risiedere nell’allontanamento di essi dal nucleo familiare è dolorosamente necessario!!!”.
Il tribunale dell’inquisizione messo su da Roberto Occhiuto con la sua corte dei miracoli prevede giustizia sommaria quando, naturalmente, si tratti di poveri cristi. Per i potenti massima garanzia. Toglietegli il fiasco, e fatelo dimettere da garante dell’infanzia. E’ il primo caso in cui un garante invece di tutelare un minore avalla la scelta di sbatterlo su tutti i canali televisivi. E non solo… arriva al punto di chiederne l’allontanamento dai genitori che nemmeno sono presenti nel filmato. Quando ci fu lo scandalo di Bibbiano, il centrodestra insorse contro la giunta di sinistra di quel comune. Oggi sembra aver deciso di utilizzare gli stessi metodi. Il presidente Occhiuto è certamente d’accordo con il garante dell’infanzia, anzi con molta probabilità gli ha “dettato” quello che doveva dire. E il centrodestra non ha nulla da dire su questo obbrobrio ? Al centrosinistra nemmeno lo chiediamo impegnato com’è a celebrare… il Ferragosto.
Come diceva Abramo Lincoln: “Meglio tacere e passare per idiota che parlare e dissipare ogni dubbio”. Ma forse la sintesi della situazione ce la offre un vecchio ma sempre valido adagio: “Forti con i deboli e deboli con i forti”: arrassusia e manculicani, la peggiore razza…