Calabria e migranti. Quando Robertino tirava fuori la sua parte razzista e classista. Anpi: “Messaggio terribile”

Sono praticamente infinite le “scivolate” e le figuracce del presidente-parassita della Regione Calabria in questi due anni di tragicomico mandato. In questi giorni, mentre il corrotto festeggia con la sua corte dei miracoli, noi almeno ci possiamo divertire ricordando tutte le sue infelici sortite. 

Nell’ intervista a La Stampa di fine agosto, dopo qualche giorno di “tregua” causa colossale figura barbina sugli incendi con relativi droni e… bambino piromane, il nostro parassita-presidente aveva raggiunto vette invalicabili divenendo anche un esperto delle politiche di migrazione e dell’accoglienza. Sic, doppio sic e sic… al cubo!

Dall’alto della sua ignoranza aveva praticamente cazziato tutti, dal governo attuale passando per quello Draghi e arrivando a Conte. Con piglio decisionistico aveva affermato: «In Italia manca un modello di accoglienza dei migranti, non siamo stati in grado di crearlo: è un fallimento degli esecutivi che si sono succeduti, in modo particolare delle anime belle della sinistra che hanno governato ininterrottamente negli ultimi anni».

Minchia che scoperta, verrebbe da chiedersi: ma lui dov’era? Visto che sono 30 anni ormai che riscalda le poltrone alla Regione o in Parlamento.

Per poi arrivare ad un nuovo modello di accoglienza: “… Altra cosa è costruire un vero modello di accoglienza diffusa e di integrazione, all’insegna della sussidiarietà, per dare la possibilità a giovani e disoccupati di trasformare il problema in un’opportunità». E quale sarebbe il modello di accoglienza a cui pensa il nostro parassita-presidente? “Qui da noi abbiamo tante famiglie sotto la soglia di povertà, diamo loro la possibilità di ospitare e assistere un minore non accompagnato, ovviamente con un contributo economico da parte dello Stato. Sarebbe un sistema più funzionale…”. BOOM, DOPPIO BOOM, TRIPLO BOOM. SIGNORE E SIGNORI, ECCO A VOI LA CAZZATA DEL SECOLO.

Questa grande idea dimostra chiaramente che siamo davanti non solo ad un Presidente Cazzaro ma anche ad un Presidente intriso di razzismo, classismo, e carità pelosa. Che personaggio umano abbiamo davanti, che statista, che lungimiranza di pensiero. Un uomo che va oltre al blocco navale, alle leggi di sicurezza, che afferma che dobbiamo accogliere chi arriva sulle nostre coste e che i bambini vanno affidati – pagandoli – a famiglie povere. Mica  possiamo chiedere a famiglie borghesi e benestanti di prendere in adozione dei nivuri o niguri, di cui non sappiamo niente, né da dove vengono, né di cui sono figli. Presentassero la dichiarazione dei redditi dei loro genitori e allora ne potremmo riparlare. In una sola risposta il nostro Cazzaro seriale ha distrutto secoli di letteratura. Charles Dickens se avesse pensato come lui non avrebbe scritto capolavori come Oliver Twist o Nicholas Nickleby, o David Copperfield. Per lui Oliver Twist non sarebbe stato adottato dal  signor Brownlow, ma dal capo banda Fagin. 

Il bello è che simile cazzate passano anche per idee originali e brillanti. Il giornalista che l’intervista invece di saltare e di controbattere continua tranquillo la sua intervista. In Calabria i giornali e giornaletti rilanciano la grande notizia. L’opposizione continua a fare il suo mestiere, cioè tacere.

L’unico che ha avuto il coraggio di controbattere è stato Mario Vallone, il coordinatore dell’Anpi Calabria, che afferma: «Un’idea dell’accoglienza fuori da ogni criterio e soprattutto il messaggio terribile che dei poveri, dei diseredati, dei disperati si debbano far carico di altri poveri e diseredati. Ma perché in questo slancio di generosità il governatore non si rivolge ai ricchi ai più abbienti che avrebbero certamente meno problemi e in più il governatore risparmierebbe pure il sussidio. Ma non è così che si possono affrontare tematiche di tale delicatezza e portata epocale… Governatore Occhiuto le battute le lasci a Salvini, i migranti, soprattutto i minori, hanno bisogno di fatti concreti non di illusioni».

A Mario Vallone forse è sfuggito il nostro concorso “PRIMO CAMPIONATO CAZZARO D’ITALIA” altrimenti avrebbe capito perché Roberto Occhiuto, fratello di Mario, della famiglia più Cazzara d’Italia, ne spara una al giorno. Una cazzata al giorno leva il medico di torno. Con buona pace di Matteo Salvini. Uno scontro tra Titani…