Cinque operai sono morti travolti da un treno regionale sulla linea ferroviaria Milano-Torino tra Chivasso e Brandizzo mentre erano impegnati in lavori di manutenzione. Altri due sono stati portati in ospedale sotto shock, così come il macchinista, ma non sarebbero feriti. Il convoglio che ha investito gli operai di una ditta appaltatrice viaggiava a 160 km/h in direzione Torino, viaggiava senza passeggeri e stava trasportando 11 vagoni vuoti da una stazione all’altra. Gli operai stavano lavorando alla sostituzione di una decina di metri di binari, sono stati trascinati per centinaia di metri e sono morti sul colpo. Il treno si è fermato a circa un chilometro dal punto dell’incidente, su cui indaga la procura di Ivrea.
I cinque operai – Kevin Laganà, Michael Zanera, Giuseppe Sorbillo, Giuseppe Saverio Lombardo, Giuseppe Aversa – come ha spiegato Rfi, lavoravano per una ditta appaltatrice esterna, la Sigifer di Borgo Vercelli. Il treno che ha ucciso gli operai era vuoto e non in servizio commerciale: stava viaggiando sul binario 1, in direzione Torino. Sul posto sono intervenute le ambulanze per i primi soccorsi e i carabinieri che hanno svolto i primi accertamenti sulla dinamica dell’investimento. Subito dopo l’incidente sono intervenute sul posto le ambulanze per i primi soccorsi, i carabinieri e gli agenti della Polfer che hanno svolto i primi rilievi e il pubblico ministero di Ivrea, Giulia NIcodemi. La linea ferroviaria è ancora bloccata, in attesa che la procura di Ivrea conceda l’autorizzazione ai tecnici di Rfi per rimuovere il convoglio, ancora fermo sul binario 1 della stazione di Brandizzo. Per la rimozione del treno sono in arrivo sul posto tre macchinisti e alcuni tecnici.
Le immagini delle telecamera
È anche nelle immagini delle telecamere di video sorveglianza la verità sulle dinamica e, forse, le cause, della tragedia. L’area del binario 1 è infatti sotto l’occhio delle telecamere, i cui filanti verranno analizzati dagli agenti della Polfer, coordinati dalla Procura di Ivrea. Sul luogo del disastro sono interventi anche carabinieri, vigili del fuoco e uomini dello Spresal dell’Asl.
I testimoni
«Eravamo al bar che sta proprio di fronte alla stazione – ha raccontato una testimone citata dal Corriere della Sera – quando abbiamo sentito un forte rumore, come di un incidente, ma con qualcosa che trascinare dietro qualcos’altro». Quando il suo fidanzato è corso verso il luogo dell’incidente per provare a prestare soccorso, si sarebbe trovato davanti a una scena terribile: «Ora è sotto shock», spiega la ragazza. «Un collega del 118 mi ha detto di aver visto una scena da brividi – ha detto il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, medico – con frammenti umani nell’arco di 300 metri. È una tragedia enorme. Uno dei due sopravvissuti dovrebbe essere il caposquadra – ha aggiunto il sindaco – Non è da escludere che possa essersi trattato di un errore di comunicazione, in ogni caso servirà attendere l’esito delle indagini».
Le cinque vittime dell’incidente ferroviario di Brandizzo sono Kevin Laganà, 22 anni, di Vercelli; Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli; Giuseppe Sorbillo, 43, nato a Capua e residente a Brandizzo; Giuseppe Saverio Lombardo, 52 anni, nato a Marsala e residente a Vercelli; Giuseppe Aversa, 49, di Chivasso.
Il cordoglio di Rfi
«Rfi esprime profondo dolore di fronte a quanto accaduto e porge il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari degli operai deceduti». È quanto si legge in una nota della Rete ferroviaria italiana (Rfi) in cui viene confermato che «lungo la linea ferroviaria Torino-Milano, nei pressi di Chivasso, in un’area dove erano in corso interventi di manutenzione da parte di una ditta appaltatrice esterna, alle 23:50 di mercoledì 30 agosto un treno non in servizio commerciale ha investito alcuni operai. Cinque di loro sono deceduti. La dinamica di quanto accaduto – viene precisato – è al vaglio delle autorità competenti e di Rete ferroviaria italiana».