Anche oggi, così com’era accaduto un mesetto fa, il TG3 della Rai ha aperto con l’inchiesta sulle ditte amiche di Mario Occhiuto a Palazzo dei Bruzi.
Questa volta il titolo d’apertura va dritto al sodo: non più “appalti sospetti” ma direttamente “Blitz a Palazzo dei Bruzi”.
“Perquisizioni e avvisi di garanzia: entra nel vivo l’inchiesta della procura di Cosenza. Sei indagati per corruzione e abuso d’ufficio”: questo il lancio della notizia della speaker Gabriella d’Atri mentre tocca a Mara Martelli firmare il servizio sui particolari nuovi dell’inchiesta.
La Martelli citerà in conclusione i sei indagati ma nella parte iniziale del servizio, spiega con dovizia di particolari il “sistema Occhiuto”.
“… Sotto esame tutti gli affidamenti diretti sotto la soglia dei 40mila euro, gestiti con il carattere dei lavori urgenti senza che lo fossero, senza trasparenza, con condizioni esibite ma inesistenti, senza rotazione… Funzionari e dirigenti che affidavano incarichi a determinate ditte piuttosto che ad altre…negli ultimi 4 anni”.
Martelli spiega anche perché il metodo di inchiesta del procuratore aggiunto Marisa Manzini è cambiato. “… Non solo perquisizioni negli uffici del Comune ma nelle stanze occupate dai dirigenti del palazzo e nelle case degli indagati, raggiunti da avvisi di garanzia…”.
Entro qualche ora, la Manzini avrà tutti i documenti che ha richiesto a sua disposizione e a quel punto potrà avere un quadro ancora più preciso della situazione.
Certo è che, a questo punto, con l’emissione degli avvisi di garanzia, e l’individuazione delle ipotesi di reato in corruzione e abuso d’ufficio, non ci dovrebbero essere più dubbi nell’impianto accusatorio del magistrato.
Si allungano ombre nerissime sulle elezioni prossime venture. Mentre anche dalla DDA di Catanzaro si attendono importanti sviluppi, sempre sul “sistema Occhiuto” magari allargato a (molti) altri personaggi borderline che sguazzavano nelle stanze di Palazzo dei Bruzi.