Calabria, concorso-truffa Nue 112. Lo scandalo si sposta a Catanzaro: il doppio colpo di Mimmo Schirripa

Lo scandalo si sposta con decisione a Catanzaro. Il concorso-truffa Nue (Numero unico emergenza) 112 bandito dall’Asp di Cosenza su scala regionale per 46 posti di lavoro diretti da centralinista e altri 54 per scorrimento della graduatoria riserva ogni giorno “novità” disarmanti. E chiarisce ancora una volta che tutti i concorsi della sanità ai tempi di Occhiuto il parassita – così come ai tempi dei suoi predecessori ma se possibile con più sfacciataggine – sono nelle mani della malapolitica che non lascia nulla al caso e riempie tutte le caselle con i suoi clienti e parenti.

L’uomo del giorno è Domenico Schirripa, per tutti Mimmo, da anni coordinatore infermieristico della Centrale operativa del 118 di Catanzaro ma che solo qualche settimana fa ha ricevuto l’investitura ufficiale. Schirripa è l’uomo del giorno non soltanto per il “colpaccio” della nomina ma soprattutto perché è riuscito ad inserire addirittura due figli nella graduatoria dei 46 prescelti già in prima battuta. La prode Veronica si è piazzata al numero 25 mentre il rampante Andrea è numero 43. Un trionfo perfettamente in linea con quelli dello storico autista del senatore Fausto Orsomarso – Roberto Scervino – che ha piazzato un figlio e un nipote ai numeri 13 e 14 della graduatoria e con quelli del vicesindaco di San Giovanni in Fiore – Salvatore Cocchiero – che ha ricevuto il via libera per la cognata, al numero 35, in prima battuta e per il fratello nel gruppo dei cento.

Ma chi è Mimmo Schirripa? Catanzarese, è ormai un infermiere di lungo corso ed è una “creatura” di Eliseo Ciccone, deus ex machina per lungo tempo del Suem 118 di Catanzaro, coinvolto anche nell’inchiesta “Quinta Bolgia” della Dda di Catanzaro – quella che poi determinò lo scioglimento per mafia dell’Asp del capoluogo di regione – ma prosciolto qualche mese dopo. Ciccone aveva investito del ruolo di coordinatore infermieristico il suo “pupillo” ma molti contestavano l’anomalia di questa nomina in quanto la legge non prevedeva questo tipo di procedura, eppure ha ricoperto questo ruolo per anni prima che, proprio in questo periodo, arrivasse la nomina “ufficiale”. Del resto, Mimmo Schirripa è a tutt’oggi infermiere in forza all’elisoccorso e si interfaccia costantemente con le istituzioni (Protezione civile, Regione e compagnia bella). Insomma, un “pezzo grosso” al quale tutti fanno la riverenza, al punto tale che si può permettere di infilare ben due rampolli dentro una graduatoria di 46 posti. Complimenti vivissimi!

Da Catanzaro, e per la precisione dal piccolo centro di Gimigliano, ci arrivano ancora altre voci di “colpacci” di rilievo in questa graduatoria completamente truccata e pilotata ma vi diamo appuntamento alle prossime ore per verificare meglio le informazioni che stiamo ricevendo. Il muro di omertà sta crollando e l’annuncio della Centrale operativa nella Cittadella del presidente-parassita diventa con il passare delle ore sempre più grottesco e tragicomico. Povera Calabria nostra!