Tirocinanti ministeriali calabresi, compiuto un primo ed importante passaggio: i meriti vanno esclusivamente al sindacato USB.
Dopo un lungo periodo di sacrifici e lotte, lo scorso 26 ottobre si è aperto un significativo spiraglio verso la risoluzione della vertenza riguardante i 266 tirocinanti del Ministero della Cultura e della Giustizia esclusi ingiustamente a seguito del concorso per 1956 tirocinanti. L’approvazione dell’emendamento 19.13 posto al decreto Sud (DL 124/2023) costituisce un importante risultato, nonché un fondamentale punto di partenza per concedere una seconda occasione di ottenere un contratto di 18 mesi a 18 ore settimanali a noi tirocinanti che abbiamo prestato servizio per anni presso le sedi periferiche dei suddetti ministeri e sopperito alle carenze di personale.
Noi tirocinanti teniamo a precisare che, in seguito alla discriminazione subita, l’unico sindacato che ha preso in carico la nostra problematica in maniera adeguata, e oltretutto, senza chiedere tessere e senza secondi fini è l’Unione Sindacale di Base (USB), perciò è doveroso fare i dovuti ringraziamenti a loro, che sono sempre scesi in piazza con noi per rivendicare il nostro diritto al lavoro, fornendoci sempre supporto sia professionale sia a livello umano.
I sindacalisti di USB, e in particolar modo Ferdinando Gentile e Saverio Bartoluzzi ci hanno opportunamente rappresentato, affiancato e supportato in tutte le iniziative intraprese da noi tirocinanti. Il sindacato USB ci ha sostenuto durante importanti ed innumerevoli manifestazioni, presidi ed incontri che ci hanno permesso di ottenere questo primo risultato, facendoci da scudo, prendendosi carico delle incombenze e dei rischi derivanti dalle nostre azioni, ricevendo, in alcune occasioni, persino delle ingiuste denunce.
A partire dalla manifestazione del 5 giugno 2023 presso la Cittadella Regionale, si sono susseguiti moltissimi eventi a cui abbiamo preso parte, sempre grazie all’appoggio del sindacato, quali: il presidio presso la Cittadella iniziato il 21 giugno, la manifestazione del 5 luglio a Roma, la manifestazione presso l’aeroporto di Lamezia Terme del 20 luglio, quella del 24 luglio presso la Prefettura di Cosenza, nonché il più recente presidio permanente davanti alla Prefettura di Cosenza, iniziato il 16 ottobre e sciolto il 26, in seguito all’ottenimento del positivo epilogo. È da evidenziare che l’USB, nel mese di agosto, anziché andare in ferie, ci ha supportato e rappresentato, lavorando in maniera ardua, fino ad ottenere l’importante incontro, avvenuto il 5 settembre, tra il sindacato, una delegazione di tirocinanti e la Dott.ssa Maria Cantarini, Vicecapo di Gabinetto della Presidenza della Regione Calabria, mediante il quale è stato possibile definire l’emendamento a nostro favore, grazie soprattutto all’impegno e all’egregio lavoro svolto dalla stessa Dott. Cantarini.
L’operato dell’USB è stato messo in discussione continuamente dagli altri sindacati, alcuni dei quali non sono stati neanche in grado di comprendere che il bacino dei 266 tirocinanti esclusi è il frutto di un’ingiusta discriminazione, e invece di fornire sostegno ai lavoratori hanno tentato di offuscare i vari tentativi di risoluzione mediante atti di ostruzionismo. In diverse occasioni le azioni compiute sono state catalogate come attività di persone borderline e si è cercato di dissuadere i tirocinanti dal lottare per il proprio futuro, per poi cercare di appropriarsi dei meriti, riconducibili, in verità, a coloro che si sono battuti scendendo nelle piazze.
Il sindacato USB è stato al nostro fianco anche nei momenti che sembravano più disperati, in particolare il 26 ottobre ha continuato ad interagire con le forze politiche anche quando giungevano notizie preoccupanti da Roma relative all’emendamento che risultava essere stato accantonato. USB ha continuato ugualmente ad interloquire con il deputato Cannizzaro, l’assessore Calabrese e la dott.ssa Cantarini, contribuendo a spingere verso la risoluzione, mentre molti di noi erano disperati e in lacrime. L’approvazione dell’emendamento, resa possibile dopo una riformulazione, ci ha permesso di tirare un sospiro di sollievo. Dopo questo primo risultato positivo è giusto dare i meriti a chi si è fatto carico di questa complicata situazione, prendendola veramente a cuore, lottando insieme a noi per difendere i diritti di 266 lavoratori/lavoratrici, dimostrando come un sindacato degno di questo nome dovrebbe sempre agire. Siamo consapevoli che la strada è ancora lunga e sicuramente ci sarà ancora da lottare, ma noi siamo pronti e siamo sicuri che, grazie all’indispensabile supporto del nostro sindacato, VINCEREMO. Grazie di cuore USB!