…QUANDO DIVENTEREMO UN PAESE NORMALE !!!
di Eraldo Rizzuti, geologo
Questa perturbazione non è un “ciclone”, ma la prima di origine atlantica del mese di novembre, un evento nella norma e atteso in questo periodo autunnale.
Definirlo ciclone o un evento eccezionale, è l’ennesimo tentativo per giustificare l’inerzia e l’incuria dell’uomo che, da decenni, ha smesso di monitorare, mettere in sicurezza il reticolo idrografico minore e le aree ad elevato rischio idraulico, frana, sismico e vulcanico.
Intanto si registrano altri morti e danni e il solito ricorso alla dichiarazione dello stato di emergenza da parte del governo.
Ma è possibile tutta questa incuria, questa indifferenza? Perché non si riesce a definire una seria politica di cura, prevenzione e difesa del territorio dagli eventi metereologici?
È possibile che ogni pioggia provoca morti e danni?
È possibile che i mezzi di comunicazione non informano correttamente i cittadini e usano termini per giustificare l’inerzia politica e/o l’impossibilità di qualsiasi intervento ? Non è vero, gli eventi non sono eccezionali e imprevisti, ma è tutta colpa dell’ignoranza umana che non vuole assolutamente riconoscere che in autunno e primavera arrivano le piogge, in inverno la neve e in estate il caldo. Da decenni sappiamo che i giorni piovosi sono diminuiti e le piogge si concentrano in brevi periodi di tempo, come ci siamo difesi e ci difendiamo da queste variazioni pluviometriche ?
Questa perturbazione in transito sul centro-nord Italia ha colpito la Toscana: il maltempo è iniziato nel tardo pomeriggio di giovedì 2 novembre ed è stata lanciata l’allerta meteo “arancione” per rischio idraulico del reticolo principale.
Intanto, anche questo primo evento metereologico autunnale, ha fatto registrare tre ospedali allagati, fiumi esondati, strade come fiumi, cinque morti e un disperso, che pesano come un macigno sulla coscienza di chi doveva intervenire e non l’ha fatto.
Chi non è in grado di governare e mettere in sicurezza il territorio, chi non è capace di rendere sostenibili dall’ambiente le azioni dell’uomo, è un uomo senza storia e senza memoria, incapace di fare e dare futuro…